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Katerina Siniakova, una promessa per il circuito femminile

Katerina Siniakova, classe 1996 e attuale numero 69 delle classifiche mondiali, ha già conquistato l’attenzione di molti appassionati del circuito femminile in quanto a nuovo prospetto per il futuro.
I suoi colpi piatti e potenti come poche nel circuito fanno sì che possa essere una giocatrice votata per lo più all’attacco ed è solita conquistarsi con vincenti la maggior parte dei punti vinti. Nonostante la sua fisicità non spicchi tra le più annoverate in questo senso all’interno del circuito, Katerina Siniakova è assimilabile alla Giorgi della Cechia, con le dovute differenze, soprattutto per quanto riguarda il servizio.

Se per Camila questo rappresenta uno strumento con cui ottiene tante soddisfazioni, ma anche tanti dispiaceri, per Katerina quasi stona vista la potenza e la precisione degli altri suoi colpi. Giocatrice fondista, come vogliono i canoni della new generation, riesce molto spesso a far giocare un colpo in più alle sue avversarie, dimostrando un’atleticità e una voglia di vincere particolare. Guai a farsi ingannare dal suo mite aspetto, che la vorrebbe timida e quasi arrendevole.

La 19enne è invece una grande combattente, forse un po’ fallosa e poco incisiva col servizio, ma l’anagrafe è sua amica e con il tempo certamente curerà e migliorerà questi ed altri aspetti. I grandissimi margini di miglioramento che lascia intuire saranno la base della sua ascesa verso i vertici del tennis femminile mondiale, visto il rinnovamento generazionale che è tuttora in atto. Nel match d’esordio al torneo di Roma, si è dovuta arrendere all’esperienza e alla potenza dei colpi di Venus Williams, attuale numero 16 del mondo.

Benché il punteggio la condanna senza pietà, a sua discolpa si possono trovare diverse attenuanti: in alcune fasi del match infatti si è vista l’essenza pura del suo tennis, potente e preciso, che le ha permesso la conquista di punti importanti. L’incostanza e la netta superiorità tecnica di Venus l’ha chiaramente ostacolata, ma è apparso palese ai non molti presenti sul Centrale per vederla che sarà una tennista dalle belle speranze.

La gavetta che Katerina ha dovuto fare all’interno dei tornei ITF, specialmente sul veloce, ha fatto sì che già all’inizio di quest’anno ha conquistato un ottimo secondo turno agli Australian Open, certamente non l’ultimo della sua ancor lunga e promettente carriera.

Di Simone Marasi

Simone Marasi

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