Kiki Bertens, una stella che fa belle promesse

Kiki Bertens ha vissuto anni e posizioni tennistiche altalenanti a causa di gravi problemi di salute. Nel 2018 però la 26enne olandese ha dimostrato grandi miglioramenti e, dopo il titolo a Charleston, oggi a Madrid ha conquistato la finale. Chissà che non stia nascendo una stella.

Kiki Bertens è una tennista olandese che abbiamo sentito varie volte nominare nel circuito Wta. Attualmente n20 al mondo ha come best ranking la 18esima posizione. Dopo una carriera altalenante anche a causa di problemi di salute, questo 2018 potrebbe essere l’anno decisivo per l’olandese. Quest’anno infatti Kiki ha vinto il quinto titolo a Charleston ed oggi  ha giocato  la sua prima semifinale in un Premier Mandatory a Madrid dopo aver raccolto gli scalpi di Caroline Wozniaki  Maria Sharapova e Caroline Garcia sul suo percorso.

UNA RAGAZZA SEMPLICE – Originaria di Wateringen, nell’Olanda meridionale, a due passi dall’Aia. Diecimila abitanti e spiccioli nel comune di Westland.Kiki Bertens già da Junior partecipa alle qualificazioni per i quattro Slam riuscendo ad accedere al main draw solo al Roland Garros. Riscuote discreti successi anche nel circuito per diversi anni, in particolare si mette in luce nella  Fed Cup di Paul Haarhuis, in cui colleziona 14 vittorie su 15 incontri in singolare, e infatti proprio grazie a lei l’Olanda arriva a un passo (2 game) dalla finale.

FED CUP E L’OLANDA – Kiki infatti è molto legata all’Olanda e alle sue origini. Vive ancora in famiglia con mamma Dorè e papà Rob e i fratelli Daisy e Joyce e il legame con la sua terra si evince anche su Twitter dove i suoi connazionali fanno piovere like soprattutto in occasione degli incontri di Fed Cup, che lei d’altro canto ricambia seguendo i suoi connazionali in ogni ambito.

IL SOSPETTO TUMORE – La sua carriera ha però subito uno stop forzato qualche anno fa, nel 2014 durante il torneo di Miami, ha notato un gonfiore sospetto che le ha fatto perdere il sonno per molti mesi, il tempo necessario ad accertare che non si trattasse di un tumore alla tiroide  “Il dubbio era se si trattasse di un tumore benigno o maligno. Ho vissuto un periodo molto difficile, mi ero sottoposta ad altri test che avevano evidenziato una piccola eruzione. Sottopormi a un intervento avrebbe comportato altri rischi, quindi abbiamo deciso di lasciar perdere. E ho iniziato a giocare di nuovo”. Al suo rientro nel circuito a Parigi senza energie a causa della situazione psicologica che ha vissuto, viene sconfitta al primo turno da Svetlana Kutznetsova. Proprio a Parigi l’anno dopo, nel 2016 Kiki raggiunge le semifinali.

IL 2018 FORSE L’ANNO DEL RISCATTO – Oggi la carriera della Bertens, da tempo in attesa di un grande exploit sembra essere arrivata a un dunque. Gli allenamenti dell’olandese sono durissimi, e d’altra parte la ragazzona olandese sembra avere grossi margini di miglioramento. Nel 2018 la tennista sponsorizzata da Mitzuno- never stop pushing- vince infatti a Charleston portando a casa il quinto titolo in carriera dopo una maratona di 2 ore e 43 minuti contro Madison Keys. Dice Kiki “Quando si gioca sulla terra il mio rendimento cresce del 20%, tuttavia nella mia testa è come se fosse dell’80%- dice la tennista 26enne – è una questione di comfort, il mio tennis si adatta bene alla terra, i miei movimenti sono più efficaci, posso scivolare e spingere di più con le gambe, soprattutto sul dritto. Posso giocare palle più alte, con rimbalzi più alti. Sono innamorata della terra”E sulla terra Kiki è arrivata in semifinale a Madrid, scardinando 3 pezzi da 90 come Wozniaki, Sharapova e Garcia con il suo gioco di resistenza e difesa da vera “terraiola”. Sicuramente il suo è un gioco che paga, e ,dopo tutte le vicissitudini che ha passato forse questo è il momento del riscatto.

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