Dopo i lunghi mesi di buio, Kristina Mladenovic sembra aver trovato la luce in fondo al tunnel. A San Pietroburgo la transalpina ha potuto usufruire di un bye essendo testa di serie numero 5, mentre al secondo turno ha affrontato l’ex top 5 Dominika Cibulkova vincendo con un doppio 6-4. Il torneo che lo scorso anno le ha regalato il primo sigillo a livello WTA sembra portarle buona fortuna, avendo centrato la semifinale anche quest’anno battendo Katerina Siniakova con il punteggio di 6-4 6-3.
IL PUNTO DI SVOLTA – Nonostante Kiki sia uscita al primo turno in singolare agli Australian Open, cedendo alla rumena Bogdan, si è spinta fino alla vittoria del doppio con Timea Babos. Le due hanno deciso di tornare a giocare insieme dopo quasi due stagioni e non potevano sperare in un rientro migliore. Probabilmente grazie a questa vittoria la francese ha ritrovato la fiducia in sé stessa, smarrita ormai dal lontano Roland Garros 2017.
Proprio dal torneo russo in poi, Mladenovic perderà molti punti in classifica che sarà costretta a difendere per evitare un calo drastico in classifica. Oltre al titolo a San Pietroburgo, difende una finale ad Acapulco, una semifinale ad Indian Wells, altre due finali a Stoccarda e Madrid e i quarti di finale nello slam di casa.
Dopo aver raggiunto il suo best ranking negli ultimi mesi senza ottenere alcuna vittoria, Kiki sarà costretta a riparare i danni.
Se fino a pochi giorni fa la situazione sembrava totalmente persa, adesso sembra essere vicina allo stato, soprattutto mentale, dei tempi migliori: atteggiamento positivo, continui incitamenti e concretezza nei momenti importanti.
Dopo 7 mesi infernali, forse Kiki Mladenovic ha ritrovato sé stessa, e forse noi abbiamo ritrovato la top player che aspettavamo.