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Kim Clijsters contenta del tabellone dei “suoi” Diamond Games

Da quest’anno la WTA ha deciso di reintrodurre nel Tour il torneo del Belgio, per capirci il BNP Paribas Fortis Diamond Games. Si tratta di un glorioso ritorno tra i tornei femminili visto che fino a sette anni fa faceva parte ormai da anni della serie di tornei sul cemento di inizio anno.

Nel 2008 ci fu l’ultima edizione ufficiale, prima che la WTA rendesse il torneo fiammingo solo un’esibizione, comunque ben partecipata. Come detto, da quest’anno, si torna alle origini, anzi si migliora. Il torneo è infatti passato di categoria, dal Tier II qual era a un evento Premier.

Direttrice del torneo attualmente in corso è niente poco di meno che Kim Clijsters, che si gode la grande partecipazione al torneo che l’ha vista tre volte finalista e anche una volta vincitrice. Kim si è detta soddisfatta della partecipazione al “suo” torneo, dispiacendosi comunque per la mancata partecipazione di Serena Williams, reduce dal week-end di Fed Cup.

Per una campionessa che manca ce ne saranno senz’altro altre a contendersi il titolo. Tra le prime teste di serie troviamo Bouchard, Kerber e Petkovic, oltre a ottime giocatrici come Cibulkova e Safarova. A difendere il tricolore ci sono Camila Giorgi, reduce dal Caporetto di Fed Cup, e Francesca Schiavone.

Tra le particolarità del torneo c’è il fatto che la giocatrice con classifica più bassa a entrare direttamente nel main draw è al 60esimo posto, garantendo in questo modo una certa spettacolarità e quindi un buon livello al torneo. Oltre alle teste di serie, tra le più attese c’è senz’altro Vera Zvonareva, al rientro dopo una lunga assenza.

Per Kim nonostante tutto può essere un bel torneo: “Sono molto felice delle giocatrici che vengono a Antwerp questa settimana. Partiamo con la prima testa di serie Eugenie Bouchard. In futuro lei diventerà senza dubbio una delle protagoniste assolute della nuova generazione.”

“Lei ha già raggiunto il settimo posto nella classifica WTA e ha giocato l’anno scorso la finale a Wimbledon. È un talento incredibile e si sa che il talento unito alla disciplina è una combinazione ideale. Conosco Angelique (Kerber, ndr) molto bene. Mi ha battuto alla mia ultima apparizione a Wimbledon. Ma io la perdono, lei è una ragazza fantastica.”

Di Simone Marasi

Simone Marasi

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