Krejicikova accelera nel terzo set ed è campionessa a Wimbledon. Paolini si ferma in finale

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Una finale equilibrata, come si preannunciava. Quel tipo di partite che si decidono nei dettagli ma, allo stesso tempo, una partita in cui Barbora Krejicikova ha dimostrato, ad oggi, di avere qualcosa in più, almeno nel momento clou. La tennista ceca ha battuto in finale Jasmine Paolini con il punteggio di 6-2 2-6 6-4 ed è campionessa a Wimbledon. Per lei è il secondo titolo a livello Slam dopo quello vinto al Roland Garros nel 2021. Per la tennista toscana c’è tanta delusione, perché questa volta al di là della rete non c’era la numero 1 al mondo Iga Swiatek, ma le finali, in due Major consecutivi, vanno anche raggiunte, e nessuna ci riusciva da Serena Williams nel 2016.

Photo by Frey/TPN/Getty Images

Per Paolini l’inizio della partita segue la scia di quanto visto in semifinale contro Donna Vekic. L’azzurra soffre nei propri turni di battuta, e concede palle break in tutti i primi tre game al servizio (subirà due break). Non si può dire lo stesso di Krejicikova. Nella seconda frazione è la reazione rabbiosa e puntuale di Jasmine a fare la differenza, oltre agli errori di Krejicikova. Nel terzo set poi, nel complesso, hanno entrambe tenuto i propri turni di servizio senza problemi. Ciò che ha condannato Paolini sono stati però, sul 3-3, un errore di rovescio sullo 0-15 e un doppio fallo sulla palla break. L’unico game alla battuta complicato per Krejicikova nel parziale decisivo è stato, guarda caso, l’ultimo. Pervasa dalla tensione, la tennista ceca ha concesso due occasioni per il 5-5. Unici errori di Paolini in quel frangente, una risposta in rete sul 40-40, e aver fatto giocare troppo col dritto la sua avversaria, mentre tutti gli errori di Krejicikova stavano arrivando dalla parte del rovescio.

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