La crisi di Radwanska secondo coach Wiktorowski

Il capo allenatore di Agnieszka Radwanska, Tomasz Wiktorowski, concedendo un po’ del suo spazio ai giornali, ha esaminato la crisi di gioco e di risultati che in questo momento sta attraversando la giocatrice polacca. Nonostante l’ingaggio di Martina Navratilova nello staff tecnico per 15 settimane l’anno, è necessario che sia comunque lo storico allenatore a seguirla passo passo, dal momento che segue Aga dal 2011, e che con lui sono stati raggiunti i migliori risultati: la posizione numero 2 del ranking mondiale e la finale a Wimbledon del 2012.

Sembrava un torneo ideale per ritrovare la forma e la fiducia persa in questa stagione quello di settimana scorsa a Katowice, ma in semifinale la Radwanska si è arresa a Camila Giorgi ed è tornata ad avere a che fare con la dura realtà dei fatti. Che cosa sta succedendo ad Aga?: “Questi ultimi quattro anni sono stati straordinari e talvolta abbiamo raggiunto più di quello che ci aspettavamo, perchè Agnieszka ha sempre espresso un grande tennis, ma ora dobbiamo tenere i piedi per terra, perchè le vittorie e i risultati non cadono dal cielo. Se si escludono i primi giochi del primo set, il match contro la Giorgi non è stato positivo. Il fatto che l’italiana abbia perso in finale ha dimostrato che era un avversaria battibile, ma questa non è una scusante, anche perchè nel finale di partita la pressione era molta, dato che Aga era la favorita. Nulla di essenziale è cambiato in questa settimana, non c’è nulla di nuovo da dire. Stiamo semplicemente lavorando per migliorare, ma abbiamo bisogno di tempo, pazienza, forza e sostegno” – queste le parole di coach Wiktorowski.

radwanska wiktorowski

E’ l’apertura di stagione peggiore dalla carriera di Radwanska. Prima della Giorgi aveva perso un match simile contro Heather Watson ad Indian Wells. Prima era molto più brava a impostare il gioco in maniera che potesse battere avversari molto aggressivi come Camila Giorgi o la stessa Watson, e il gioco di Aga era problematico anche per Serena Williams e Maria Sharapova. Ma secondo Wiktorowski “i tempi sono cambiati: non si può analizzare il tennis di Agnieszka senza considerare quello che sta accadendo adesso. Ad oggi ci sono diverse giocatrice che riescono a tenere il passo di Williams e Sharapova: il livello è più alto, ci sono giovani emergenti come Muguruza, Keys, Pliskova o Svitolina, e ormai top-players come Halep, Safarova, Makarova e Suarez Navarro. Coloro che non sono mai contenti spesso si lamentano che il livello del tennis femminile è basso, ma la differenza con quello maschile non è poi così ampia come un tempo. Ci stiamo rendendo conto che i tempi sono cambiati, dovremo adattarci“.

Ma la domanda sorge spontanea: il tennis della Radwanska continuerà inevitabilmente a scendere? Purtroppo è lo stesso Wiktorowski a confermarlo: “Ci sarà un lento cambio della guardia: Agnieszka non è più giovane. Nel 2007, da adolescente, ha battuto Martina Hingis. La svizzera non disperò dopo la partita, continuando a giocare e cercando di adattarsi al meglio nei seguenti match. Aga ci sta provando, anche perchè non si può battere le tenniste giovani con il suo tennis ormai vecchio e troppo difensivista. Perciò se non cambia un po’ il suo stile sarà sempre più difficile a causa di un aumento del 30-40% dello sforzo fisico durante le partite, ora si corrono 1-2 km in più. Ormai la preparazione fisica è molto importante, e Agnieszka le dedica molta attenzione, ma ad un certo punto non si può ingannare il tempo“.

radwanska wiktorowski 2

E’ necessaria una vera e propria rivoluzione nel tennis della Radwanska, da quello che si evince dalle parole del suo coach: spingersi molto più a rete, migliorare il servizio, provare a prendere di più l’iniziativa. Secondo lui “Agnieszka deve guardare ciò che ha ottenuto in questi anni e continuare a combattere come ha sempre fatto, ma provando a farlo in modo più aggressivo: quando si inseriscono nuovi elementi nel proprio gioco, se sei bravo a prenderti i tuoi rischi il tuo tennis diventa molto efficace. Ma ora questi momenti sono ancora rari. Abbiamo lavorato tre o quattro mesi su queste cose, evidentemente non è bastato“.

Radwanska potrebbe però risentire di questo cambiamento di gioco, anche perchè per lei è molto più difficile attaccare, non è in grado di colpire con una forza devastante e soprattutto non usa bene le rotazioni anche se si è abituata a condurre lo scambio in maniera molto più veloce. La sua vecchia sequenza di movimenti ormai è come un codice cifrato, difficile da cambiare, e soprattutto non gli è utile sulle superfici lente. “Non è solo un problema di gioco, però,” – continua Wiktorowski – “va detto che Agnieszka ha perso molto peso ultimamente, forse troppo, e ne sta parlando continuamente. Ma è normale, è una conseguenza della sua crisi: tutti i giocatori di tennis prima o poi attraversano un periodo brutto: è successo alla Wozniacki, alla Azarenka, alla Kerber, persino alla Sharapova, quando uscì dalla top 10. Ora questa serie di circostanze sta colpendo Agnieszka“.

radwanska navratilova

Non possiamo stabilire, però, che Radwanska abbiamo visto quest’anno, almeno fino alla fine di Wimbledon. Ci sono momenti migliori e peggiori nella vita di tutti e ora lei sta attraversando quello peggiore. Se si guarda con attenzione, si nota però, che rispetto alle crisi di altre giocatrici, quella della polacca è stata gestita davvero bene. Ora avrà la possibilità di lavorare con Martina Navratilova, cosa che potrebbe rivelarsi una vera e propria svolta nella sua seconda parte di carriera. L’ex campionessa seguirà la polacca dal Roland Garros in poi, forse anche prima di Madrid, ma soprattutto sarà utile per l’interpretazione di Wimbledon 2015.

L’allenatore di Aga Radwanska dunque sembra avere le idee chiare su ciò che deve cambiare la sua allieva per provare a ritornare nell’élite del tennis mondiale. Chissà se questo momento è solo un periodo di transizione o se davvero il tennis della polacca è diventato obsoleto? Ai posteri l’ardua sentenza.

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