Hans Christian Andersen nacque ad Odense più di duecento anni fa. Lo scrittore, durante la sua vita, si mise in evidenza per le fiabe, che ancora oggi sono considerate da molti le migliori che siano mai state scritte nella storia della letteratura mondiale. Centoquindici anni dopo la morte del danese, nella stessa città sull’isola di Fionia, ebbe i natali da due genitori polacchi una bimba di nome Caroline Wozniacki. Andersen probabilmente non sapeva che l’eredità “da numero uno” da lui lasciata in quel paese sarebbe stata trasformata in puro talento con la pallina gialla, e che sarebbe stata raccolta da quella bimba bionda che tanto somiglia, almeno per bellezza ed eleganza, alla ballerina che lui descrisse nella storia del “Soldatino di piombo”, di cui proprio il protagonista senza una gamba si innamorò.
Oggi, la danzatrice Caroline si è fatta grande ed è vicina a raggiungere per la seconda volta il top della classifica mondiale, pronta a riprendersi quel numero uno che lasciò nel gennaio 2012. Se dovesse riuscire, d’ora in avanti, a risalire sul tetto del mondo, diventerebbe la tennista che è stata per due volte numero numero uno con l’intervallo temporale maggiore tra la prima e la seconda volta. Attualmente, il record appartiene a Serena Williams (avevate dubbi?), che tornò ad essere la migliore del mondo cinque anni e 29 giorni dopo esserlo stata per la prima volta. Attualmente, la danese si trova a 150 punti da Halep e a 110 da Garbine Muguruza: il margine è quindi ridottissimo e gli Australian Open potrebbero ribaltare le gerarchie.
Questo è in realtà un periodo di cambiamenti in casa Wozniacki: la tennista ha infatti messo fine al rapporto professionale che la legava con Sascha Bajin, in quanto lui, a detta della ventottenne, voleva essere ciò di cui, in realtà, Caroline non aveva bisogno: un allenatore. La tennista ha quindi intrapreso un percorso professionale con Naomi Osaka, che comunque fungerà da sparring partner, in quanto il suo coach a tutti gli effetti resta sempre il padre Piotr.
L’avvertimento alle proprie colleghe l’ha già lanciato alle Wta Finals di Singapore, che hanno visto Caroline trionfare prendendosi la rivincita sulle sei finali perse a inizio 2017 (se ne avesse vinta almeno una, sarebbe attualmente numero uno). E a dire il vero, siamo tutti un po’ innamorati della storia della bionda danese dagli occhi azzurro ghiaccio, di lei e della sua fiaba che sta per raggiungere il più bel finale (anzi, speriamo che non lo sia) mai scritto. Proprio come dei moderni soldatini di piombo.
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no lo creo
wath
Che bell’articolo!