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La Leonessa ruggisce ancora. Camila ritorna sulla terra

Due vittorie e una sconfitta. È questo il bilancio (provvisorio) del secondo turno degli Internazionali Bnl d’Italia per il tennis femminile italiano. Non deludono la nostra numero uno Sara Errani e Francesca Schiavone, mentre si ferma la corsa della giovane Camila Giorgi. In serata, non prima delle 18.30, sempre sul Pietrangeli, scenderà in campo anche Flavia Pennetta, contro la 17enne svizzeraBelinda Bencic.

La Leonessa è tornata a ruggire. Francesca Schiavone, dopo la bellissima vittoria contro la giovane canadese Eugenie Bouchard, ha interrotto il percorso di un’altra futura stella, la spagnola Garbine Muguruza, classe 1993 e n. 34 del mondo, battendola con il punteggio di 3-6 6-1 7-6(5) dopo una maratona durata 2 ore e 40 minuti. Lei, quasi trentaquattro anni, è riuscita a tenere testa fisicamente e mentalmente a una ragazzina di quattordici anni più giovane. “E’ un nuovo inizio”, aveva dichiarato ieri in conferenza stampa: un nuovo team, un nuovo coach che crede in lei (Laura Golarsa) e rinnovate motivazioni che potrebbero dare una svolta a una carriera apparentemente finita. Oggi la milanese ha giocato con ardore e grande coraggio contro la spagnola nata in Venezuela, dotata di un rovescio molto profondo, che ha lottato contro il dritto penetrante della Schiavone.

Nel primo set la nostra parte avanti 2 a 0, ma subisce il duro parziale di 5 game consecutivi della spagnola, molto lucida al servizio e nel controllo degli scambi da fondo. Schiavone, sotto 2 a 4 e 30 a 0 viene pure punta da un insetto ed è costretta alle cure mediche per alcuni minuti. Alla ripresa, l’iberica continua la sua striscia vincente – interrotta solo da un turno di servizio tenuto dall’italiana – e vince 6-3. Il secondo set vede una Francesca ruggente, che proprio non ci sta a mollare: si porta subito avanti 3 a 0. Garbine riesce a tenere il servizio nel quarto gioco, ma poi inizia a sbagliare, commette 4 doppi falli e non è più efficace dal fondo, esasperata sia dalle soluzioni dell’italiana che dal pubblico del Centrale che, ormai pieno, sosteneva a gran voce la vincitrice del Roland Garros. Tanto che, nel quinto game, si lascia andare ad un grido di esasperazione. Il terzo set è il più equilibrato: la partita non è più questione di tattica o fisico, ma di cuore; e, in questo, Francesca è difficile da battere. Entrambe tengono più o meno facilmente il servizio fino al tie-break, dove l’azzurra si porta avanti 4 a 0. La spagnola riesce a recuperare un minibreak. Sul 6 a 4 Francesca spreca un match-point ma poi chiude 7-5, grazie a un dritto affossato in rete dell’iberica. 

Francesca raggiunge così gli ottavi di finale a Roma, dove incontrerà una delle sue bestie nere, la n. 3 del mondo Agnieszka Radwanska. Ma, si sa, la terra è dominio della Leonessa.

Bene anche Sara Errani, che oggi ha battuto facilmente la russa Ekaterina Makarova, classe ’88 e n. 24 del mondo, vendicandosi della sconfitta subita a Miami lo scorso marzo e, soprattutto, di Roberta Vinci, che proprio ieri aveva perso dalla russa. Makarova ha espresso un tennis molto più modesto rispetto a quello mostrato ieri contro la tarantina e ha perso in appena un’ora e 15 minuti con il punteggio di 6-2 6-3. Agli ottavi di finale Sarita affronterà la rediviva ceca Petra Cetkovska, in un match insidioso ma più che abbordabile.

Niente da fare, invece, per la stellina Camila Giorgi, che due giorni fa aveva battuto Dominika Cibulkova grazie a una prestazione straordinaria. Ma, si sa, Camila è così, un giorno ci può fare vedere le stelle, e il successivo ci riporta sulla terra, appunto. Oggi ha perso contro la statunitense Christina McHale, n. 63 del mondo, con il punteggio di 1-6 6-3 6-1 in un’ora e 48 minuti di partita. Dopo aver perso il servizio nel primo game, Camila domina nel primo set e mette insieme 6 game consecutivi e chiude in una mezz’ora, applaudita dal pubblico romano. Il secondo e terzo set, purtroppo non sono all’altezza: l’americana alza il livello mentre, soprattutto, la Giorgi inizia ad essere imprecisa nel servizio e a sparacchiare sempre di più i colpi da fondo, mostrando tutti i suoi limiti.
L’americana, buona attendista con eccellenti colpi risolutivi, raccoglie paziente i regali della maceratese e chiude facilmente secondo e terzo set per 6-3 6-1. Sarà per la prossima volta, Camila; di certo, se i tornei durassero solo un match, probabilmente saresti in top-3.

Michele Alinovi

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