Non sono mancati i risultati sorprendenti nella prima giornata del singolare femminile al torneo di Wimbledon e uno di questi non può che essere la vittoria ottenuta da Carina Witthoeft sulla quasi connazionale (croata, ma nata in Germania) Mirjana Lucic-Baroni, testa di serie n°26 del seeding londinese. Quest’ultima, esplosa proprio sui prati della regina allorché conquistò una storica semifinale nell’ormai lontanissimo 1999 (la stessa edizione che vide approdare allo stesso risultato la qualificata Alexandra Stevenson), si è trovata avanti 5-0 nel terzo set e, nel gioco successivo, ha beneficiato di un match-point sul 40-30 ma lo ha fallito sbagliando un dritto senza pretese. Da quel momento la risalita della Whittoeft è stata direttamente proporzionale alla tensione via via accumulata dalla sua avversaria che, nei quattro giochi successivi, ha raccolto appena tre punti cedendo due volte la battuta e trovandosi in un baleno sul 5-5.
A quel punto Mirjana ha interrotto l’emorragia aggiudicandosi l’undicesimo gioco ma l’inerzia della sfida era del tutto cambiata e Carina ha infilato altri tre games staccando il biglietto per il secondo turno, dove se la vedrà con la qualificata Arina Sabalenka. Appena ventiduenne, Carina Witthoeft ha dunque l’opportunità di ripetere il risultato ottenuto un anno fa, quando raggiunse il terzo turno a spese di Begu e Nara. Qualora ciò dovesse avvenire, questa volta Carina non troverebbe sulla sua strada la connazionale Angelique Kerber bensì la vincente della sfida tra Elina Svitolina e Francesca Schiavone.
Contro l’attuale numero 1 del mondo, la Witthoeft ha perso le ultime due volte che è stata a Wimbledon: nel 2015 fu un rovinoso doppio 6-0 al primo turno mentre un anno fa disputò un ottimo primo set, recuperando il tie-break da 2-6 a 6-6 e cedendo solo 13-11, prima di crollare nel secondo (6-1). Attualmente insediata al n°63 del ranking WTA, Carina è stata anche 14 posizioni più in alto nell’agosto del 2015, dopo aver vinto un ITF 50.000$ a Versmold e, soprattutto, aver superato le qualificazioni e due turni nel main-draw a Toronto.
Vincitrice in carriera di 11 tornei ITF, nel circuito maggiore il miglior risultato rimane la semifinale conquistata proprio ad inizio stagione a Budapest, dove venne fermata dalla ceca Lucie Safarova. Nei tornei di preparazione a Wimbledon, Carina ha ottenuto risultati altalenanti: quarti di finale a ‘s-Hertogenbosch (battendo Vandeweghe e Giorgi e perdendo da Kontaveit) e brutta sconfitta nel secondo turno delle qualificazioni a Maiorca contro la russa Kalinskaya.