L’artista polacca annichilisce una Venere spenta

PREVIEW

La nona sfida tra Venus Williams e Agnieszka Radwanska si preannuncia tutt’altro che scontata. La maggiore delle sorelle, dopo aver estromesso Kerber e Suarez Navarro, in semifinale ha sorprendentemente avuto la meglio di sua sorella Serena, dopo un match di altissima intensità e di pregevole caratura tecnica. Con la vittoria su sua sorella è diventata la terza giocatrice di sempre ad aver superato i 30 milioni di dollari in guadagni, solamente di prize money, insieme alla stessa Serena e a Maria Sharapova. MagaAga si è invece riscattata, eliminando in successione prima la sua ex amica, malconcia, Victoria Azarenka ed in semifinale la russa Ekaterina Makarova, contro la quale aveva perso gli ultimi due incontri, ultimo dei quali recentemente a Wimbledon. Il bilancio delle sfide vede Venus in vantaggio per 5 a 3. Il primo incontro, avvenuto nel 2006 a Lussemburgo, ha visto prevalere una Radwanska non ancora maggiorenne, che lasció sbalordito il pubblico, rifilando un netto 6/3 6/0 all’ex numero uno del mondo. A quel match seguirono peró 5 successi consecutivi della Williams, tra il 2008 ed il 2010, prima delle ultime due sfide, vinte entrambe dalla polacca, nel 2012, con Venus che aveva appena appreso di essere affetta dal Morbo di Sjogren. Le quote dei bookmakers quotano la vittoria di Venus Williams a 1,73, mentre quella di Agnieszka Radwanska a 2. L’equilibrio della finale dipenderà molto dalla tenuta fisica di Venus, costretta a 4 terzi set su 5 match giocati, e dalla capacità di Aga di riuscire a muovere l’americana soprattutto in avanti, grazie alle ottime variazioni che possiede nel suo repertorio. Il fuoco di Venus Williams è ancora vivo. Riuscirà la polacca a spegnerlo?

LA PARTITA

Sotto il cocente sole canadese e di fronte ad uno stadio quasi completamente pieno, Venus Williams apre le danze al servizio, con un game conquistato a 30, ma con una sola prima di servizio in campo. Controbatte altrettanto bene la Radwanska che, sotto 0-30, è autrice di una eccezionale volèe in allungo con effetto contrario, impossibile da raggiungere. A rompere il ghiaccio è proprio la polacca, che, approfittando di 4 errori di dritto di Venus, porta a casa il primo break dell’incontro e va a condurre 2 a 1. A conferma di un inizio non proprio brillante, ancora due volèe buttate a rete della Williams permettono ad Agnieszka di issarsi sul 3 a 1 e successivamente sul 4 a 1, dopo un secondo break ottenuto a 0. Venus sembra patire le fatiche dei giorni precedenti, si muove goffamente ed appare più pesante e spossata del solito. Dall’altra parte la Radwanska è entrata in campo molto centrata e sicuramente più fresca atleticamente. Nel game successivo, con una pacca sulla coscia destra sembra voler lanciare un segnale di sfida all’avversaria, ma, nonostante 3 ottime risposte vincenti, ed un vantaggio di 0-40, è costretta a ricorrere ai vantaggi per portare a casa il primo controbreak del match. La maggiore delle sorelle americane, a fatica, aggrappandosi al servizio, riesce a recuparare da 0-40 ed accorcia le distanze sul 4/3. Immobile in risposta, la Williams sciupa ben 2 palle break sul servizio dell’avversaria che l’avrebbero riportata in parità, e consente alla polacca di allungare il passo sul 5/3. Grazie ad un “perfect game” Venus rimane attaccata al primo parziale, ma è costretta ad abdicare nel game successivo, regalando il primo parziale alla Radwanska per 6/4 in 47 minuti di gioco. 24 errori per Venus Williams, 7 per Agnieszka.

Partenza in salita anche nel secondo set per Venus che subisce un break nel primo turno di servizio, causa uno schiaffo al volo agevole sbagliato in lunghezza. La Williams continua a spingere, ma la Radwanska ribatte colpo su colpo, ed alla fine la sua tenacia e le sue variazioni vengono premiate. Conferma il break ottenuto e si porta sul 2 a 1 in suo favore. Un game praticamente perfetto giocato dalla Venere Nera le consente di rientrare nel set e nel match, e la riporta in parità sul 2/2. L’apparente parità in realtà cela peró una differenza di forma fisica evidente che consente ad Aga di ottenere un ennesimo break. La Williams, per la prima volta in carriera, chiede il coach in campo per un consiglio tecnico, a testimonianza di quanto tenga a questa finale. “Stay positive”, le consiglia Witt. L’intervento dell’allenatore non sembra peró sortire gli effetti sperati, e Venus sembra spegnersi sempre di più sotto i colpi del muro polacco, che con il passare dei minuti sembra ormai insormontabile. La Rogers Cup inizia a tingersi di rosso e di bianco, 5 a 2 per la Radwanska. E con un ennesimo vincente in genuflessione della polacca ed un ace esterno, l’angolo della Radwanska puó finalmente gioire, a distanza di quasi un anno dall’ultima vittoria.

Punteggio finale: A.Radwanska b. V.Williams 6/4 6/2.

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