Le pagelle del WTA di Miami

[tps_title]10) Sloane Stephens[/tps_title]

Sloane-Stephens-3

Era tanta, tantissima la pressione su Sloane Stephens in questo torneo. L’americana, reduce dall’eliminazione al primo turno ad Indian Wells contro Voegele, tentava disperatamente di difendere i mille punti del trionfo dello scorso anno.
La prima vittoria contro Jabeur lasciava ben sperare, ma la Stephens si è arresa precocemente contro Tatjana Maria, giocando un match lontano dai suoi picchi di rendimento. Lenta, demotivata ed eccessivamente nervosa. Perde due posizioni nel ranking, da 6 a 8, ma soprattutto 935 punti nel ranking.
Torneo disastroso per Sloane, che deve immediatamente recuperare energie in vista della stagione su terra rossa e soprattutto del Roland Garros.

VOTO: 2

[tps_title]9) Elina Svitolina[/tps_title]

Torneo disastroso anche per Elina Svitolina, che dopo il bye al primo turno è uscita dal torneo per mano di Yafan Wang. Sebbene la tennista cinese sia nel periodo migliore della sua carriera, ci saremmo aspettati di più da parte della Svitolina. Dopo le tre semifinali consecutive tra Doha, Dubai e Indian Wells, è arrivato un crollo inaspettato dell’ucraina.

VOTO: 3

[tps_title]8) Naomi Osaka [/tps_title]

Dalla clamorosa vittoria agli Australian Open e dalla separazione da Bajin qualcosa sembra essersi rotto nel tennis di Naomi Osaka. Il suo torneo era iniziato con un’altalenante prestazione contro Yanina Wickmayer, e tutto sembrava procedere per il verso giusto anche al terzo turno contro la Hsieh. Una volta arrivata a due soli punti dalla vittoria, però, il match è svoltato ed è passato nelle mani della sempre insidiosa Su-Wei.
Ancora una volta Naomi è apparsa cosciente dei suoi sbagli in conferenza stampa, sa bene su quali aspetti lavorare e dovrà imparare a gestire l’ansia del numero uno in classifica.

VOTO: 4

[tps_title]7) Venus Williams [/tps_title]

Impossibile non menzionare una leggenda del tennis. A 38 anni e mezzo e tanti problemi fisici, Venus Williams continua ad incantare e ad ottenere risultati eccezionali. Esente dal bye a causa del ranking che la vede attualmente al numero 43, la Venere nera ha battuto in due set Jakupovic, Suarez Navarro e Kasatkina prima di cedere a Simona Halep con un doppio 6-3. Nonostante la sconfitta, l’americana ha mostrato di avere ancora tanto da dare soprattutto dal punto di vista umano: la sua voglia di vincere rimedia ai problemi di mobilità e ai problemi al servizio.

VOTO: 7

[tps_title]6) Bianca Andreescu [/tps_title]

Bianca Andreescu-Indian Wells 2019

Dopo le due settimane impressionanti trascorse ad Indian Wells, Bianca Andreescu si presentava a Miami con un’enorme attenzione dei media, problemi muscolari al polpaccio e alla spalla e contro un’avversaria ostica che l’aveva già messa in difficoltà al primo turno pochi giorni prima.
Per la seconda volta in due settimane, però, Irina Camelia Begu è stata sconfitta, questa volta in maniera ancora più pesante: la romena si trovava in vantaggio 6-4 5-1 40-30, ma ad avere la meglio è stata Bianca.
Superata Kenin al secondo turno, la canadese si è imposta nuovamente su Angelique Kerber suscitando l’ira di quest’ultima. Solo l’acutizzarsi del problema alla spalla ha messo fine alla striscia di dieci vittorie consecutive della Andreescu, difficile da vedere a questi livelli da parte di una diciottenne.

VOTO: 7

[tps_title]5) Marketa Vondrousova [/tps_title]

Marketa Vondrousova, nata il 28 giugno 1999

Da una classe 2000 passiamo ad una classe 1999. Marketa Vondrousova, così come la connazionale Pliskova, è stata una delle due giocatrici a raggiungere almeno i quarti di finale a Indian Wells e Miami. Il cristallino talento ceco non si è risparmiato nemmeno in Florida, battendo sempre in due set Strycova, Ostapenko, Mertens e Maria. Finalmente libera da infortuni, Vondrousova sembra essere pronta per il salto di qualità tanto atteso.

VOTO: 7.5

[tps_title]4) Simona Halep [/tps_title]

Simona Halep-Dubai 2019

Un torneo che rischiava di concludersi precocemente ha comunque avuto un lieto fine grazie alla resistenza di Simona Halep. Dopo aver superato Townsend, l’ex numero uno del mondo rischiava seriamente di perdere da Polona Hercog, che si è trovata a pochi punti dalla vittoria. Complice anche un problema al ginocchio sinistro, Halep non ha espresso il suo miglior tennis ma è comunque riuscita ad andare avanti fino alle semifinali grazie al suo immenso spirito di lottatrice.

VOTO: 8

[tps_title]3) Anett Kontaveit [/tps_title]

Anett Kontaveit

La miglior caratteristica di Anett Kontaveit non è sicuramente la costanza, ma quando riesce a trovare il giusto equilibrio tra fisico e mente diventa una delle giocatrici più difficili da battere. Rimonta nel terzo set al primo turno contro Anisimova, vittoria al tiebreak decisivo contro Tomljanovic, vittoria per ritiro di Andreescu agli ottavi e un’altra rimonta da 0-4 al terzo contro Hsieh.
L’estone si è arresa solo ad Ash Barty, raggiungendo comunque uno dei risultati più prestigiosi della sua carriera e il suo best ranking.

VOTO: 8.5

[tps_title]2) Karolina Pliskova [/tps_title]

Dopo la finale slam raggiunta nel 2016 a New York, la finale di Miami è la più prestigiosa ottenuta da Karolina Pliskova. Le difficoltà non sono mancate contro giocatrici come Cornet e Putintseva, ma la ceca è sempre riuscita ad imporsi grazie alla sua esperienza a certi livelli. Sono ormai quasi quattro anni che Pliskova appartiene alla categoria delle “big”, ma quando arriverà il primo grande successo in un torneo importante? Su questo rimane un grande interrogativo.

VOTO: 9

[tps_title]1) Ashleigh Barty [/tps_title]

Sono pochissime, se non nessuna, le giocatrici che ad appena 19 anni decidono di ritirarsi, cambiare sport, passare dal tennis al cricket per poi tornare dopo una pausa di due anni. Grazie al doppio, Barty è già ben inserita nel circuito da circa sei anni, ma dopo la sua pausa in pochi immaginavano un ritorno a questi livelli.
La sua storia merita assolutamente un riconoscimento come la vittoria del Premier Mandatory di Miami, che si aggiunge allo US Open vinto in doppio lo scorso anno con CoCo Vandeweghe.
Esempio di classe, educazione e sportività: Ash merita il suo posto tra le grandi e anche il ranking inizia a farsi sempre più interessante. Da lunedì sarà numero 9 al mondo, il suo best ranking.

VOTO: 10

Exit mobile version