[tps_title]Il primo grande successo[/tps_title]
Wimbledon 2004: Sharapova b. Davenport 2-6 7-6 (5) 6-1
Nel 2004 Maria si presenta a Wimbledon come numero 15 al mondo e testa di serie numero 13. Si parla un gran bene di questa giovane russa, che arriva ai quarti di finale senza perdere neanche un set. Dopo la vittoria sulla Sugiyama, ecco arrivare la numero 5 al mondo Lindsay Davenport. Il primo set viene perso nettamente, nel secondo la russa lotta su ogni punto del secondo set salvando diverse palle break. L’accelerata decisiva arriva al tie-break: la russa si prende due volte il servizio dell’americana e sale sul 6-3, Davenport salva due set point, ma alla fine Masha chiude il set. Nel terzo set non c’è storia, Maria Sharapova giunge alla prima finale dello Slam centrando un risultato contro pronostico. Pochi giorni dopo arriverà il primo successo Slam.
[tps_title]La conferma[/tps_title]
WTA Tour Championship 2004: Sharapova b. Myskina 2-6 6-2 6-2
Myskina è reduce dalla sua migliore stagione in carriera culminata nella vittoria del Roland Garros. Il 2004 è il suo anno migliore, e sarà al contempo l’inizio del declino. Tuttavia, si presenta alle WTA Finals (allora chiamate WTA Tour Championship) forte del terzo posto nel ranking e con un ottimo score nei confronti di Maria. Sono state tre, finora, le sfide nel 2004 (Australian Open, Indian Wells e San Diego) e tra le due russe è sempre Anastasia a prevalere, perdendo soltanto un set. Nel primo parziale non sembra esserci inversione di tendenza. Eppure, ad inizio secondo set, Sharapova breakka l’avversaria al termine di un secondo gioco infinito. Dilagherà fino al 6-2. Il colpo di grazia arriva immediatamente in apertura dell’ultimo parziale con un altro break. Finirà 6-2 per Maria anche questo set. In finale Masha trionferà ancora su Serena Williams, confermandosi numero 4 al mondo e ottenendo il premio come miglior giocatrice dell’anno.
[tps_title]Quella volta a New York[/tps_title]
U.S. Open 2006: Sharapova b. Mauresmo 6-0 4-6 6-0
Il 2006 è un anno chiaro scuro per Maria, porta a casa risultati nei tornei minori, ma negli Slam non riesce ad ottenere grandi highlights. A Flushing Meadows si presenta però in condizioni di forma migliori e anche in fiducia per la recente vittoria al torneo di San Diego. In semifinale si trova di fronte la numero 1 al Mondo Amélie Mauresmo. I precedenti sono sbilanciati a favore della francese: 4-0. L’ultimo poche settimane prima a Wimbledon, sempre in semifinale. La russa però parte fortissimo e non lascia spazio alla francese: 6-0. Mauresmo si riprende portando a casa il secondo set 6-4, ma Masha nel terzo non ha pietà e, con un altro 6-0, si guadagna l’ingresso in finale, dove batterà Justine Henin vincendo il secondo Slam.
[tps_title]Tra un problema alla spalla e un altro[/tps_title]
Australian Open 2008: Sharapova b. Jankovic 6-3 6-1
Il 2007 non è stata una grande stagione, anche per i problemi fisici che hanno condizionato la Sharapova durante la primavera. Gli acciacchi alla spalla torneranno nella seconda parte del 2008 che, però, parte intanto alla grande. Nei quarti di finale degli Australian Open Maria sconfigge nettamente la numero 1 Justine Henin e contemporaneamente perdono entrambe le sorelle Williams. Arriva in semifinale da favorita, e la partita contro Jelena Jankovic, con cui Maria ha perso solo una volta pochi mesi prima sull’erba di Birmingham, quasi non si gioca. Finisce 6-3 6-1. In finale Maria riserverà un trattamento non troppo dissimile all’altra serba Ana Ivanovic, vincendo 7-5 6-3. Purtroppo la stagione terminerà anzitempo dopo gli Open del Canada a causa degli infortuni.
[tps_title] Career Grand Slam[/tps_title]
Roland Garros 2012: Sharapova b. Kvitova 6-3 6-3
La storia è ad un passo, la vetta del ranking pure, dopo diversi anni. Maria sa che nella sua bacheca Slam manca solo il Roland Garros e si presenta a Parigi nel 2012 in piena fiducia, forte del successo a Roma di pochi giorni prima. La numero 1 Azarenka esce agli ottavi. L’ultima che può veramente darle fastidio è Petra Kvitova in semifinale. Sulla terra è più forte Masha, e lo dimostra con un semplice, doppio 6-3 che porta la russa in finale, dove sconfiggerà nettamente la nostra Sara Errani. Questo successo le regala nuovamente la gioia della vetta del ranking WTA rendendola al contempo anche la decima giocatrice della storia a completare il Career Grand Slam.
[tps_title]Il ritorno[/tps_title]
Tianjin Open 2017: Sharapova b. Peng 6-3 6-1
Il doping e la relativa bufera minano molto il morale e la reputazione di Masha. La russa, tuttavia, sceglie di tornare e approfittare delle varie wild card concesse dagli organizzatori, nonostante i vespai di polemiche. A Stoccarda centra subito la semifinale, ma viene fermata da Kristina Mladenovic. Le prestazioni continuano abbastanza scadenti sino a Tianjin, al tramonto della stagione, dove si presenta da numero 86. Maria si ricorda di essere stata numero 1 al mondo e vince il torneo d’autorità. In semifinale supera la numero 3 del seeding, nonché numero 25 al mondo, Shuai Peng, con un netto 6-3 6-1. Il torneo la farà rientrare tra le prime 60 al mondo, da cui è ripartita la nuova stagione della russa.