Novembre. Letargo tennistico. Morte dei sensi. Novembre puoi spiegarlo in tanti modi, ma non riesci mai a trasmettere quelle malinconiche sfumature che accompagnano questo periodo; vuoi per il freddo pungente, vuoi per il cielo buio che trasforma lorizzonte in una cupola da souvenir, insomma questa mesata ci blocca, noi e tanti piccoli ingranaggi che ogni giorno ci girano dentro. Sfortuna, perché nel tennis non esiste qualcosa di equivalente al mercato (calcio, basket, pallavolo ecc.) che, dai e dai, ti accompagna sempre fino allinizio della stagione sportiva. Gossip quanto basta, il viavai degli allenatori che si svincolano e si riaccasano e tante esibizioni con i giusti contorni a base di interviste in ottica 2014. Esatto, potete scuotere la testa. Per smorzare questo alone di malinconia, cercheremo di riportare il pensiero a quei giorni in cui il sole si stagliava alto nel cielo e ci si metteva in fila per entrare sui campi, in attesa del primo incontro di giornata di un torneo di chissà dove. Proviamo, dunque, a rivivere i momenti clou della stagione tennistica WTA appena trascorsa sfogliando il nostro calendario, scandito dai vari tornei, partendo naturalmente dalla selvaggia Australia.
Dicembre/Gennaio – Inizia la stagione come iniziano i preparativi per il veglione dellultimo dellanno: lattesa è alle stelle e, sebbene non si possa ancora parlare di 100%, le prove generali ci danno sempre nuove indicazioni, sopratutto in vista degli Open dAustralia, primo vero banco di prova a solo un paio di settimane di distanza. Le più attese sono sempre loro, le prime tre della classifica, che nellanno solare appena trascorso si sono spartite i trofei Slam e che hanno più di 2000 punti di distanza dalla 4°, la solita Aga Radwanska. Dopo gli AusOpen vinti dalla Azarenka e il Roland Garros vinto dalla Sharapova, in cattedra è salita una certa Serena, che si è presa Wimbledon, gli US Open, i Masters di fine anno e le due medaglie doro disponibili alle Olimpiadi di Londra, in singolare e nel doppio con la sorellona Venus. Nonostante questi risultati degni del lancio del cappello, la Williams chiude lanno in 3° piazza, ma con le due colleghe che le stanno davanti decisamente a portata di tiro. Se il primo torneo dellanno lo vince proprio la Serenona a stelle e strisce, anche le altre sembrano partire niente male, con la Li profeta in patria, a Shenzhen sulla Zakopalova, M-Aga Radwanska che vince Auckland e chiude unottima serie di vittorie consecutive, addirittura, con la bicicleta doble rifilata in finale a Dominika Cibulkova, e Vika Azarenka che sbanca nel primo Slam della stagione. Vittorie anche per Vesnina, Barthel e Kirilenko, con la coppia nostrana Errani-Vinci che si distingue per i successi ottenuti agli Australian Open ed a Suez.
Febbraio – Nel segno di un dualismo che si protrarrà per tutto il corso dellanno, la n.1 del mondo Victoria Azarenka si impone su Serena in finale nel Premier Mandatory di Doha dopo una settimana strepitosa. Se il piano della bielorussa sembrava andare per il meglio, qualcosa va storto, ed i risultati che sono arrivati fin qui saranno gli unici degni di nota fino alla seconda metà della stagione. Chi deve trovare qualche risposta in singolare è la nostra Sara Errani, messa un po ai margini del grande tennis da varie carenze nel suo gioco, troppo remissivo e con un servizio troppo morbido. Lemiliana, dopo essere stata sconfitta solo in finale, a Dubai, da Petra Kvitova, si impone ad Acapulco sulla Suarez Navarro e da una boccata dossigeno in termini di punti. Da segnalare anche il ritorno ad alti livelli di Jelena Jankovic che, con la vittoria di Bogota tenta di riportarsi a ridosso della Top 10.
Marzo – Nel mese dedicato ai grandi Mille (novecento) americani, lattesa è tutta per le grandi latitanti, dalla Sharapova alla Wozniacki, che fin qui non hanno potuto far altro che guardarsi le finali dal divano di casa. E a chiamata rispondono, con la finale di Indian Wells che incorona campionessa la russa a discapito della danese. Russia che si distingue anche nel doppio con la vittoria del duo Makarova-Vesnina su Petrova-Srebotnik. Dopo una settimana da protagonista, Masha non ha intenzione di tornare nelloblio e si presenta a Miami come papabile vincitrice. Avanti veloce fino in finale dove, però, ad attenderla cè la sua nemesi per eccellenza: miss Williams, che si prende il trofeo dopo aver saltato, come ogni anno vista la diatriba con il pubblico, Indian Wells. Alla vittoria del singolo trofeo si aggiunge il sorpasso ai danni della Azarenka in classifica che significa leadership mondiale. Se la Sharapova prima vince e poi perde la finale, la coppia Petrova-Srebotnik, dopo essere stata battuta la settimana precedente, riesce a raggiungere il gradino più alto del podio eliminando Raymond e Robson.
Aprile – In un mese pieno di tornei e torneini come Aprile, le possibilità per le giocatrici delle retrovie per ritagliarsi uno spazio sono tante: ben due trionfi per Anastasia Pavlyuchenkova, Monterrey e Oeiras, vittoria per la Vinci a Katowice in Polonia e ritorno al successo per Francesca Schiavone in quel di Marrakech. Non si privano di un prize money importante ne la Williams (altro trofeo a Charleston) ne la Sharapova (premio e Porsche allo Stuttgart Open).
Maggio – Il mese di maggio concentra in quattro settimane tre tornei importantissimi, tutti e tre legati ad una giocatrice, Serena Williams, la regina del circuito. 2-0 in finale sulla Sharapova a Madrid, 2-0 anche alla Azarenka che, nonostante ritrovi una finale dopo quasi 3 mesi, appare troppo inferiore nel gioco. Si arriva al Roland Garros con la Sharapova che difende il titolo del 2012 e con la Williams che lanno passato aveva subito una pesantissima eliminazione al primo turno da Virginie Razzano. Manco a dirlo, è ancora lamericana a trionfare ed a sancire un dominio che sarà davvero difficile da interrompere vista questa Serena delle meraviglie. In mezzo, ottime prove per Cornet a Strasburgo e Kanepi a Brussels, che sfruttano lassenza delle big al meglio.
Giugno – Il mese delle outiders: sebbene si fosse ben comportata agli Internazionali di Roma, questa giovane tennista era passata inosservata in un primo momento, ma lesplosione della stessa sarebbe avvenuta di li a poco. Simona Halep, nota solo per essersi ridotta il seno, troppo prosperoso per una tennista al top, riesce a vincere i suoi primi tornei in serie, prima a Norimberga su una rediviva Andrea Petkovic, poi a s-Hertogenbosch su una Flipkens troppo inferiore a livello fisico; la nascita di una stella? Vedremo… Altra vittoria inaspettata è quella di Elena Vesnina ad Eastbourne. Sconfitta in finale la Hampton che, pur avendo ritrovato il suo miglior gioco, non è riuscita a sopraffare la russa. Levento dellanno, si sa, è sempre il magico Wimbledon, con i suoi verdi campi in erba ed unatmosfera unica, impossibile da trovare altrove. Piano piano, sin dai primi giorni, vengono eliminate tutte le principali pretendenti al titolo, con grande sorpresa di pubblico e media. In finale, dopo un lungo percorso affrontato contro i pronostici, ci arrivano Sabine Lisicki (killer di Serena Williams) e Marion Bartoli. Della finale delle insospettabili non è rimasto molto il gioco, ma la vincitrice, Bartoli, ha comunque il merito di aver compiuto unimpresa titanica, vedendo premiata la sua costanza di rendimento. Di li a breve sarebbe arrivata anche la notizia del suo ritiro a causa dei suoi continui problemi fisici che troppo spesso hanno condizionato la sua carriera.
Luglio – Successi per la Svitolina, prima volta per lei nel circuito maggiore, e Samantha Stosur che ha sconfitto in finale una sempre più confusionaria Azarenka, rispettivamente a Baku e Carlsbad. La Vinci bissa il successo di Katowice battendo laltra Cichi Sara Errani, e la Williams segna in rosso anche Luglio vincendo facile facile a Bastad. Se stupisce ancora la Halep che cala il tris a Budapest, ancor più di lei si mette in mostra Yvonne Meusburger che, da tennista operaia senza titoli allattivo, si arrampica fino alla finale; per lei si materializza anche lhappy ending quando riesce a trionfare nel torneo di casa, a Bad Gastein in Austria, dopo una vita da gregaria. La sua rivincita se la prende anche la minuta Dominika Cibulkova, sugli scudi a Stanford, ai danni della Radwanska che le aveva rifilato un doppio 6-0 nella finale di Sydney.
Agosto – Ci si sposta in Canada per lultima parte della fase nord-americana: in programma i Premier di Toronto e Cincinnati oltre al 470 punti di New Haven. I nomi in ballo sono sempre gli stessi, con la Williams che si impone a Toronto sulla sorprendente Cirstea, e la Halep che cala il poker a New Haven battendo la Kvitova ed avvicinandosi alla Top 10. Ad interrompere, almeno temporaneamente, il regno Williams, ci pensa Vika Azarenka che, dopo mesi di (pochi) alti e (decisamente di più) bassi, si impone sulla fortissima americana nella finale del torneo di Cincinnati in uno splendido incontro tutto classe e forza bruta. Ci sono, dunque i presupposti per uno US Open ad altissimo livello. Settembre Se si dice Settembre, nel mondo del tennis, si risponde US Open: arrivati allultimo Slam dellanno le motivazioni sono inversamente proporzionali alla forma fisica, compromessa dalle numerose fatiche affrontate fin qui. Come restano invariate le comprimarie, allo stesso modo preservano la loro leadership le prime due della classe, Williams e Azarenka che si vedono opposte in una finale per la quarta volta nel 2013, con la bielorussa avanti 2-1 in questi precedenti. Serena è in uno stato di grazia e spera di ripetere il finale di stagione del 2012. Partita tiratissima ancora una volta, con lamericana che gioca un grandissimo tennis e sconfigge la sua avversaria per 2 set a 1. Altre vittorie importanti sono quelle della Radwanska, che a Seoul batte la Pavlyuchenkova, e della Kvitova, che supera una Kerber alla disperata ricerca di punti in chiave WTA Championships. Nei tornei minori, doppio trionfo della Jovanovski a Tashkent e Ningbo e doppio trionfo anche per Shuai Zhang a Guangzhou e Nanchino.
Ottobre – Secondo successo dellanno per la australiana Sam Stosur sulla promettentissima Genie Bouchard e primo successo dellanno, oggettivamente un po poco per le sue potenzialità, per lex n.1 Caroline Wozniacki a Luxembourg sulla teen Annika Beck, anche lei da seguire attentamente. Se crescono i trofei di Serena Williams (Pechino su Jankovic) e di Simona Halep (Mosca sulla Stosur), a creare scalpore ci pensa la dirigenza del torneo di Linz: a iscrizioni chiuse arriva la richiesta di partecipazione di Angelique Kerber e, di fronte a una richiesta del genere, non si può certo restare impassibili. Ritirata una wild card ad una giocatrice austriaca, la Kerber si prende tabellone e Testa di Serie n.1 per racimolare punti per il Masters di fine anno. La teutonica vince e si qualifica per Istanbul nonostante qualche mormorìo neanche più di tanto sommesso.
Nei WTA Championships, di scena ad Istanbul, il copione non cambia, con la Williams a fare da padrona, nel girone come nelle fasi finali del torneo: nel corso del Round Robin si perdono per strada sia la seconda che la terza testa di serie, Vika Azarenka e Aga Radwanska. La prima deve fare i conti con un infortunio che si portava dietro fin dalla prima gara del girone, mentre la seconda ha pagato a livello fisico e mentale le fatiche di tutta una stagione, quando la sua migliore condizione era arrivata ad inizio anno. Con le due fuori dai giochi, unica avversaria in grado di impensierire Serena sembra essere Na Li, che dopo un girone giocato ottimamente, batte Petra Kvitova in semifinale e tenta lassalto al titolo. Nulla può la Jankovic, nonostante lottimo torneo disputato, con Serena nellaltra semi. Finale, dunque: dopo aver perso il primo set, la Williams alza i giri del motore e si prende anche lultimo torneo dellanno da vera campionessa, con una Li che ha lottato tanto ma ha dovuto cedere allavversaria, decisamente superiore. Nel torneo di doppio si è imposta la coppia cino-taipeiana Hsieh-Peng battendo in finale le onnipresenti russe Makarova-Vesnina. Fuori in semifinale Errani-Vinci e Petrova-Srebotnik.
Copia e incolla per quanto riguarda il WTA Tournaments of Champions di Sofia in Bulgaria. Con linfortunio di Maria Kirilenko, il quadro si delinea: tutte le favorite in semifinale, con la Halep che sconfigge la Wild Card Ivanovic e la Stosur che batte Anastasia Pavlyuchenkova, anche lei scarichissima. Il risultato ci si aspettava non è tardato ad arrivare: la Halep conquista il sesto titolo in stagione e prenota un posto di rilievo per lanno che verrà.
Novembre – Eh si, siamo già tornati a Novembre. Forse quello che riesce a trasmettere ogni singola partita va ben oltre qualche parola e un fiume di statistiche; per spiegarsi certe prestazioni, sia positive che negative, serve guardare negli occhi chi tiene la racchetta in mano ed apprezzarne ogni espressione, ogni movimento. Il nostro anno tennistico termina qui. Vi chiederete: e le altre che fine hanno fatto? Chi non ha vinto neanche un torneo, è da considerarsi comunque ad un buon livello oppure no? Per dare a tutte il legittimo spazio, vi proporremo un maxi-pagellone alla vecchia maniera, con il voto ed una piccola aggiunta di mio pugno. Sperando di fare cosa gradita (e ricordandovi che una pagella, in senso assoluto, NON e ripeto NON potrà mai essere universalmente oggettiva) vi lascio così dandovi appuntamento a Brisbane tra poco più di un mese. Buona Off Season a tutti!
LE PAGELLE:
Victoria Azarenka: 7– Corrente Alternata
Na Li: 6,5 Metronomo
Maria Sharapova: 6,5 Terza incomoda
Agnieszka Radwanska: 5,5 Cerino
Petra Kvitova: 6 Dr. Jekill e Mr. Hyde
Sara Errani: 4,5 Chi? Dove?
Jelena Jankovic: 7- A volte ritornano…
Angelique Kerber: 5,5 Con calma e per piacere
Caroline Wozniacki: 5+ Bella ma non balla
Simona Halep: 8 Sinceramente, poteva fare meglio!?
Sloane Stephens: 5,5 Work in progress
Marion Bartoli: 10(!!!) Adieu mademoiselle
Roberta Vinci: 6 Sprecona
Sabine Lisicki: 5,5 Evanescente
Ana Ivanovic: 5 Roulette
Carla Suarez-Navarro: 5,5 Compitino
Samantha Stosur: 6 Lunatica
Maria Kirilenko: 5 Involuzione
Kirsten Flipkens: 6+ Wrestler
Svetlana Kuznetsova: 5,5 Harakiri
Sorana Cirstea: 5,5 Prospettive notevoli
Dominika Cibulkova: 5+ Candelotto inesploso
Makarova-Vesnina-Pavlyuchenkova: 6+ Da battaglia
Alize Cornet: 6,5 Lavoro, lavoro, lavoro
Jamie Hampton: 5 A picco
Lucie Safarova: 5+ Fed o niente
Kaia Kanepi: N.C.
Flavia Pennetta: 7 Irriducibile
Eugenie Bouchard: 6+ Step by step
Daniela Hantuchova: 6,5 Elisir
Mona Barthel: 5- Briciole
Klara Zakopalova: 6+ Umiltà
Bojana Jovanovski: 7 Uova doro
Magdalena Rybarikova: 6,5 Lotta continua
Madison Keys: 5 Sonnecchiante
Francesca Schiavone: 6,5 Highlander sfortunella
Urszula Radwanska: 6 Comparsate
Karin Knapp: 7- Sergente
Stefanie Voegele: 6++ Insidiosa
Shuai Peng: 5 Doppista
Andrea Petkovic: 6,5 Paperoga
Laura Robson: 5 Cavallo pazzo
Elina Svitolina: 6 Zitti, zitti, piano, piano
Marina Erakovic: 6,5 Opportunista
Venus Williams: 5 Viale del tramonto
Bethanie Mattek-Sands: 5 Inferno ghiacciato
Yvonne Meusburger: 6,5 Sequoia
Yanina Wickmayer: 5 Bandiera bianca
Shuai Zhang: 7- Letale
Jie Zheng: 5 Forfait
Monica Puig: 5,5 Gioventù bruciata
Kristina Mladenovic: 5,5 Indecisa
Julia Goerges: 4 Smarrita
Donna Vekic: 6,5 Pulcino
Camila Giorgi: 6 Talento e testa dura
CHI SALE: Halep, Cornet, Bouchard, Jovanovski, Svitolina, Zhang, Beck, Hercog, Friedsam, Hlavackova, Panova, Jabeur, Rus, Burnett, Mrdeza,
CHI SCENDE: Kirilenko, Barthel, V. Williams, Mattek-Sands, Wickmayer, Jie Zheng, Goerges, Hsieh, Petrova, Pironkova, Watson