La cronaca racconta che, all’inizio, è riuscita anche a mettere paura a Serena Williams, nell’incontro di esordio di Wimbledon 2015. Un break per andare 3-1. Ma poi Serena è tornata ad essere la numero 1 del ranking e ha portato a casa la partita (6-4, 6-1), subendo anche un warning per “audible obscenity” nel pieno del primo parziale.
Margarita Gasparyan, chi è costei? Ventuno
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Nel tempo libero, si legge nella sua biografia sul sito ufficiale della Wta, le piace andare a ballare nei club, leggere e stare con la propria famiglia, che non è certo un gruppo di sportivi: la madre, Ludmila, fa la casalinga nella casa natale di Mosca, il padre è un piccolo imprenditore. Solo la sorella, Ekaterina, è una pallavolista di discreto livello.
Gli idoli? Maria Sharapova e Roger Federer, la regina e il re del tennis attuale. Molto poco sportivamente parlando, il pubblico italiano ha già un bel ricordo della tennista moscovita. Nel 2013, infatti, ha fatto parte della squadra di Fed Cup che è stata sconfitta, in finale a Cagliari, dalle nostre eroine, che, vincendo quella sfida, si aggiudicarono la coppa per la quarta volta nella loro storia, dopo le vittorie del 2006 contro il Belgio e quelle del 2009 e 2010 contro gli Stati Uniti orfani delle sorelle Williams. All’epoca la giovanissima Margarita era 317 della classifica e all’esordio in Fed Cup.
Sono passati due anni e Gasparyan è cresciuta e non solo all’anagrafe, scalando la classifica per avvicinarsi alle top 100: un traguardo più che a portata di mano. Certo, il sorteggio londinese non le ha dato la possibilità di conquistare altri punti preziosi. Ma le qualità per far sapere a tutti chi è Margarita Gasparyan ci sono tutte.