Maria Sharapova ancora sotto accusa

Nel bene e nel male si parla sempre tanto di lei. Stiamo parlando della bella tennista russa Maria Sharapova, fresca finalista degli Open d’Australia in corso di svolgimento. Questa volta è finita nell’occhio del ciclone a causa di alcune dichiarazioni della sua avversaria odierna, la connazionale Ekaterina Makarova.

Nel bene e nel male si parla sempre tanto di lei. Stiamo parlando della bella tennista russa Maria Sharapova, fresca finalista degli Open d’Australia in corso di svolgimento. Questa volta è finita nell’occhio del ciclone a causa di alcune dichiarazioni della sua ultima avversaria, la connazionale Ekaterina Makarova.

La russa ha infatti definito Masha antisportiva a causa dell’eccessivo tempo che perde tra un punto e un altro. Ciò causa nelle avversarie distrazione che può portare a perdere concentrazione e successivamente la partita. Sharapova sicuramente non è nuova a perdite di tempo eccessive ma le dichiarazioni della Makarova fanno comunque scalpore. È attesa certamente una sua replica nel prossimo faccia a faccia con la stampa.

L’atteggiamento così insolente di Maria non è stato criticato solo in questa occasione: risale a quasi dieci anni fa l’affondo dell’israeliana Peer nei suoi confronti. La giovane israeliana recrimina su un episodio in particolare. Poco prima di servire una seconda, la russa, che era in risposta, alzò un braccio per indicare che non era ancora pronta.

Maria Sharapova celebrates follows through on a shot during match against Nadia Petrova at Roland Garros in Paris

La battuta dell’avversaria finisce comunque in rete e quando cerca di spiegare l’accaduto per ripetere il punto la russa nega tutto, prendendosi dunque il punto, decisivo poi ai fini della vittoria finale. L’accusa dell’israeliana non è isolata: Marion Bartoli è intervenuta in suo soccorso, rincarando la dose.

Anche in patria non gode di buona fama sotto questo aspetto. Oltre alla frecciata della Makarova, anche Dimitri Tursunov. Il collega volge accuse sia per quanto riguarda i MTO “strategici”, di cui spesso la moscovita usufruisce, ma soprattutto per le strazianti urla che Masha emette ogni qual volta colpisce la palla.

A quanto pare Masha non fruttifica le critiche che riceve anzi continua imperterrita nella sua strada. Siamo sicuri che sia questa la linea da seguire per assistere a uno sport corretto, libero da polemiche e comportamenti al limite della correttezza?

Di Simone Marasi

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