IL CORPO DEL REATO – “Tutti si lamentano del fracasso che fa Maria Sharapova, ma Rafael Nadal – per carità, grande giocatore – è altrettanto fastidioso con il suo grunting”. Questi i 140 caratteri che hanno attirato l’attenzione di Maria Sharapova dal suo profilo Twitter, al punto che la tennista russa ha risposto all’autore del tweet con un secondo tweet carico di ironia: “Questo signore ha appena vinto il suo sedicesimo (!!!) major e questo sarebbe il tweet che scegli di pubblicare?”. Al che, centinaia di sostenitori di Masha si sono sollevati contro l’autore del cinguettio incriminato, che ha dovuto scusarsi per aver male espresso le sue idee. Con le successive risposte agli innumerevoli (e certo inaspettati) commenti ha, infatti, chiarito che le sue intenzioni erano semplicemente di fare notare come il grunting, ossia i ripetuti grugniti dovuti allo sforzo esplosivo nell’atto di colpire la pallina, che nel caso di Maria Sharapova e molte altre giocatrici diventano vere e proprie grida, sia oggetto di commento da parte degli speakers molto di più nel tennis femminile che in quello maschile. Ma, come è facile immaginare, la massa digitale non ha prestato particolare attenzione alle giustificazioni.
LE RAGIONI DI MASHA – Maria Sharapova si è sentita, forse, presa in giro una volta di troppo in relazione al suo atteggiamento in campo, poiché, come tutti sappiamo, non è la prima volta che questo argomento viene messo in discussione. C’è chi ritiene, infatti, che i lamenti per la fatica della russa, o, per dirne un’altra, di Vika Azarenka, siano una manifestazione esagerata e deliberatamente volta a disturbare le avversarie… Fatto sta, comunque, che Maria ha già manifestato in passato la sua stima per Nadal, il quale le ha indirizzato un “bel messaggio” dopo il caso Meldonium, e può essere anche stata infastidita da un commento inappropriato in un’occasione speciale quale è stata ieri notte.
L’IRONIA DELLA RETE – Non si può non fare caso, però, anche alla deformazione dell’accaduto: uno scambio di battute da bar, pronunciate senza ostilità, ha finito per sollevare un vespaio che era di certo al di fuori delle intenzioni dei responsabili, dimostrando come le parole espresse in rete possano, talvolta, assumere pesi o sfumature non presupposti. Come detto, una piccola “gogna mediatica” ha aggredito il fan responsabile del messaggio, che magari la prossima volta ci penserà due volte prima di affidare di nuovo i suoi pensieri allo scorrere imprevedibile del fiume dei social network.
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