Maria Sharapova e la vita dopo il tennis

Maria Sharapova ripercorre tutta la sua carriera e parla della sua nuova vita, condividendo il modo con cui trascorre il suo tempo e le proprie aspettative future. Di Nicola Devoto.

L’ex tennista russa , famosissima per tutti gli sportivi e gli amanti del tennis, ha rilasciato un’intervista al Wall Street Journal, dove ha parlato della sua vita prima da tennista e poi da imprenditrice. Campionessa di cinque titoli del Grande Slam,( Wimbledon 2004, US Open 2006, Australian Open 2008, Roland Garros 2012-2014) “Masha” durante la sua lunga carriera agonistica, ha pensato più volte a come sarebbe stata la sua vita dopo il tennis prendendo in esame diversi aspetti e progetti per il futuro.

Il ritiro di Maria Sharapova, datato 26 febbraio 2020, arriva in un momento in cui nel tennis si sente più parlare di ritiri che non di vittorie o sconfitte, pochi giorni dopo quello di Caroline Wozniacki e pochissimi prima di quello di Johanna Larsson. Una scelta difficile, ma comunque arrivata prima della diffusione del Covid-19. “Il mio ritiro è avvenuto nel momento giusto perché in questo periodo storico ci sono molti incertezze sullo sport in generale. Fossi ancora una tennista competitiva mi farei mille domande sul perché, sul come e sul dove mi allenerei, non mi troverei nelle condizioni ideali per riprendere a giocare ad alti livelli. Questo periodo di quarantena mi ha permesso di riflettere sul mio passato, di tornare indietro a quando ho iniziato a giocare a tennis 28 anni, ricordare tutto, le sensazioni, i sentimenti provati dai primi contatti con questo meraviglioso sport “.

“Ripensavo al tempo che mi ci è voluto per diventare una campionessa, quando sono diventata la n. 1 del WTA a 18 anni il 22 agosto 2005. Ho impiegato 10 anni per giocare il primo torneo ufficiale importante (nel 2002 ad Indian Wells) e sono certa che mi servirà il tempo necessario anche per tutte le altre scelte lavorative che vorrò intraprendere. In questo momento lavoro da casa e approfitto del tempo a disposizione per organizzare i miei progetti legati al mio marchio personale e allo sviluppo di nuove attività commerciali “. “Puoi allenarti e lavorare con grande intensità e determinazione , puoi essere un atleta di grande talento, ma se prendi la decisione sbagliata rischi di compromettere il proseguio della tua carriera. Ci sono già passata in queste situazioni, ho compiuto tante scelte importanti, ancora adolescente pensavo al mio futuro, ho contemplato tante cose da fare nella mia vita che mi avrebbero interessato. Ho sempre lavorato per vedere come sarebbe stato il mio futuro dopo il tennis “.

” Il tennis, giocato a certi ritmi e livelli, richiede una concentrazione massima ogni giorno e la necessità di coltivare e imparare altre cose, altri interessi al di fuori del tennis, è stata fondamentale per me. Personalmente offro il meglio di me stessa quando mi pongo un solo obiettivo da raggiungere durante il giorno. Fuori dal campo, finite partite o allenamenti, sapevo che per me era il momento ideale per imparare e conoscere altre cose, altre priorità. Distrarmi, avere una vita privata per me era molto importante perché mi ha mantenuto la mente fresca per quando sono tornata in campo” Maria Sharapova conclude così :”Il tennis mi mancherà ogni giorno,mi mancheranno l’allenamento e la mia routine quotidiana: svegliarsi all’alba, allacciare la scarpa sinistra davanti alla mia destra e chiudere il cancello del campo prima di colpire la mia prima palla della giornata. Mi mancherà la mia squadra, i miei allenatori. Mi mancheranno i momenti seduti con mio padre sulla panchina del campo di allenamento. Le strette di mano da vincente o sconfitta e tutto ciò che mi ha spinto a fare del mio meglio”.

Nicola Devoto

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