«Ho pensato spesso al ritiro». Questa affermazione di Maria Sharapova, pronunciata durante un evento per la sua azienda di caramelle, non lascia spazio ad interpretazioni. Il 2016 è stato un anno duro per la russa: innanzitutto la squalifica per doping, qualche problema fisico e l’assenza forzata alle Olimpiadi di Rio.
CONDIZIONE FISICA – «Ho avuto dolore al polso, perciò ho consultato costantemente i dottori anche se non potevo giocare. È stata dura per me psicologicamente e sono arrivata a un momento nel quale ho cominciato a farmi domande su quanto il mio corpo potesse continuare in quel modo». Dubbi che potranno essere fugati soltanto al momento del rientro in campo, previsto nel torneo di Stoccarda.
OLIMPIADI – La 29enne russa, inoltre, ha espresso tutto il suo rammarico per non aver potuto disputare i i Giochi Olimpici. «È stato molto difficile per me vedere tutti giocare le Olimpiadi mentre io non potevo. Non ho dato così tanta importanza ai Grand Slam e ad altri tornei». Una dichiarazione che a prima vista potrebbe sembrare sconveniente, ma in realtà è più che comprensibile dato che la competizione a cinque cerchi si disputa ogni quattro anni. Quindi il vero obiettivo diventa Tokyo 2020? «Non ho programmi così lontani nel tempo e al momento non ci penso. Ora sono concentrata sul mio rientro».
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POST CARRIERA – «Quando smetterò di giocare non diventerò coach. Sicuramente avrò tanto tempo libero, ma lo dedicherò alla mia azienda che in questi anni è cresciuta tantissimo» ha sentenziato Masha.