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Maria Sharapova: una fine che sa di inizio

A causa delle condizioni climatiche avverse, con un giorno di ritardo, ha avuto inizio il wta international di Tianjin. Il torneo asiatico, tra gli ultimi della stagioni, con un montepremi complessivo di 500.000 dollari, vede per la prima volta ai nastri di partenza Maria Sharapova. Un clamoroso pezzo da novanta, in grado di conferire al torneo il prestigio che mai era riuscito ad avere. La tennista siberiana ha beneficiato di una wild card da parte degli organizzatori, l’ennesima dopo quelle di Stoccarda, Madrid, Roma, Birmingham, Stanford, Toronto, Cincinnati, Us Open e Pechino, tutte collazionate a partire da Aprile, mese del suo rientro ufficiale nel circuito, dopo l’ormai più che nota vicenda di doping che l’ha colpita. Proprio oggi ha fatto il suo esordio e, per tabellone e fama, sembra essere l’indiziata numero uno per la conquista del titolo. Proviamo ad analizzare il suo cammino.

IL PERCORSO– Al primo turno avrebbe dovuto affrontare Caroline Garcia. La tennista francese, però, si è ritirata prima dell’inizio del torneo. Tante, forse troppe, le fatiche che la doppietta Wuhan-Pechino le ha lasciato in eredità. Al suo posto è subentrata la tennista rumena Irina Camilia Begu, liquidata in due perentori set, col punteggio di 6-4 6-2. Agli ottavi troverà dall’altra parte della rete Magda Linette, tennista numero 71 del ranking, mai affrontata prima d’ora. Se tutto dovesse andare per il meglio, l’incontro non dovrebbe riservare alcuna sorpresa.

Proseguendo oltre, avversaria dei quarti molto probabilmente sarà il peperino Yulia Putintseva, testa di serie numero 5 e anch’essa mai incrociata. In semifinale, la più accreditata sembra essere Shuai Peng. La beniamina del pubblico di casa, numero 3 del seeding, potrebbe riservarle qualche grattacapo in più visto che, nei vari precedenti, ha saputo darle filo da torcere, strappandole addirittura qualche set. L’eventuale finale, invece, dopo la clamorosa uscita di scena della testa di serie numero 2, Petra Kvitova, non dovrebbe riservare dubbi: Maria Sakkari, che si è spinta fino alle semifinali a Wuhan, Sara Errani, di rientro dalla squalifica per doping oppure l’imprevedibile Cristina McHale: queste le principali favorite. Ma occhio a qualche sorpresa che l’ultimo quarto di tabellone, al 90% popolato da tenniste cinesi, potrebbe regalare.

ASPETTATIVE– Una vittoria qui a Tianjin, potrebbe significare per Masha un ulteriore incremento in classifica, che attualmente la vede piazzata alla posizione numero 78. Le farebbe riassaporare la sensazione di vittoria, che oramai manca da più di un anno. Chissà che questo non possa poi spingerla ad accettare una probabile wild card per Mosca, torneo che molto volentieri la accoglierebbe fra le sue braccia. Alla luce di tutto ciò, per il bene suo e del tennis tutto, noi facciamo il tifo per lei… Come On Masha!.

Antonio Spanò

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