Il Wta Elite Trophy di Zhuhai volgerà al termine domani. Quello che da sempre viene definito come “masterino B”, che quest’anno ha gettato le proprie basi in terra asiatica, ha offerto una settimana di grande tennis, durante la quale si sono affrontate alcune delle migliori giocatrici della stagione che sta per concludersi. Ai nastri di partenza vi erano otto pretendenti al titolo, tra le quali si sono messe particolarmente in risalto la tedesca Julia Goerges e l’americana Coco Vandeweghe. Le due tenniste sopracitate, dopo una rispettiva fase a gironi dominata, si affronteranno domani nell’atto conclusivo del torneo. Proviamo ad analizzarne il percorso e le possibilità di vittoria.
JULIA GOERGES– La tennista teutonica sembre essere ritornata quella di un tempo. Tutti ce la ricordiamo in grande spolvero nel 2011, forse miglior stagione della sua carriera, quando si aggiudicava il torneo di casa di Stoccarda, battendo in due set l’allora numero uno del mondo Caroline Wozniacki. Grazie a quei successi, entrava per la prima volta in carriera in top 20. Gli ultimi mesi di stagione l’hanno vista in grande crescita. In carriera ha conquistata tre titoli Wta, l’ultimo dei quali proprio poche settimane fa, in quel di Mosca.
La sua avventura al master è iniziata dal gruppo Azalea, dove ha ottenuto due convincenti vittorie su Magdalena Rybarykova, per 6-1 7-6(5), e Kristina Mladenovic, anch’essa domata col punteggio di 6-2 7-6(4). In semifinale, poi, ha battuto la lettone Anastasia Sevastova, con un doppio 6-3. Si presenta così, in quello che è l’atto conclusivo, senza aver lasciato nessun set per strada. Attualmente occupata la 18 posizione del ranking che, a fine torneo, migliorerà ulteriormente.
COCO VANDEWEGHE: Un discorso analogo può essere fatto per la tennista americana. Il 2017 può essere considerato come l’anno della sua consacrazione. Le due semifinali slam raggiunte, agli Australian Open e agli Us Open, non sono affatto un caso, quanto piuttosto sintomi di una crescita prima mentale e poi tecnica, che l’hanno portata fino alla 12 esima piazza del ranking. In carriera ha ottenuto 2 trofei e tanti ottimi piazzamenti.
La sua avventura a Zhuhai è partita dal gruppo Bouganvillea, all’interno del quale ha battuto Shuai Peng, per 3-6 6-3 6-2 ed Elena Vesnina, per 6-3 6-2. In semifinale, invece, si è imposta sulla giovane australiana Ashley Barty, con un perentorio 6-3 6-3. Anche per lei ci sono in vista grandi margini di miglioramento del ranking che, di questo passo, potrebbe addirittura portarla a fare un gran debutto in top 10.
Si tratterà del primo confronto diretto fra le due. Entrambe esprimono un gioco di potenza, che si fonda principalmente sul servizio e sulla solidità dei colpi da fondo campo. Il cemento sembra essere la superficie più congeniale a ciascuna delle due, motivo per il quale le quotazioni sembrano porsi piuttosto in bilico. Forse, per maggiore esperienza e solidità tecnica, l’ago potrebbe pendere lievemente dalla parte della tennista tedesca. Sappiamo, però, quanto l’americana possa essere imprevedibile, regalandosi qualche altro clamoroso risultato.
Staremo a vedere.