Masters 1000 Madrid – Il resoconto di giornata

Altra giornata caliente sui campi in terra rossa della Caja Magica di Madrid, dove poche sorprese hanno caratterizzato la giornata tennistica odierna. Dal derby cinese, all'allenamento della Doi, passando dai tennisti tedeschi.

Partenza come sempre alle ore 12.00 qui alla Caja Magica, con i madrileni che accompagnano la loro colazione con qualche scambio di tennis. Mi reco subito nel ground per tastare il clima che c’è all’esterno della Caja. Caldo come al solito sia in campo che soprattutto sugli spalti.

Decido inizialmente di concedermi il match femminile tra Siegemund e Vandeweghe e sinceramente la scelta è ottima nonostante altre partite si stiano disputando contemporaneamente. La Vandeweghe ha il colpo molto pesante, il suono della palla assomiglia a quello maschile, ma la Siegemund ha appena vinto a Stoccarda e non è di certo l’ultima arrivata. Alla fine la spunta in tre set l’americana. Io a metà partita decido di continuare il mio tour e dopo aver visto giusto due scambi di Tomic-Harrison (vittoria dell’americano in tre), mi avvio verso gli spalti del derby cinese. Wang contro Zheng. Forse solo i cinesi e pochi altri sapevano di questa partita, nonostante fosse pubblica e annunciata già da ieri. La folla come sempre è più interessata all’allenamento di Nadal e Djokovic che si è svolto poco più in là. Quando arrivo io sugli spalti siamo in 17, ma dopo poco sei di loro (che stavano assistendo all’allenamento di Djokovic da furba posizione), ci abbandonano e rimaniamo in 11. Succede anche che durante uno scambio, una componente del team della Zheng (l’ho dedotto dal badge), ha il coraggio addirittura di zittire tre ragazzine un po’ troppo rumorose e malcapitate sul campo. Dopo aver assistito anche a questa, poco dopo lascio anche io gli spalti indirizzandomi verso la sala stampa. Durante la mia assenza il derby tra wild card spagnole al campo “Arantxa Sanchez” è stato vinto da Almagro (6-3, 3-6, 6-1) e la Stosur si è sbarazzata della Duque-Marino (6-3, 7-5).

Accendo il monitor sul thriller al campo centrale “Manolo Santana” tra Karlovic e Bautista Agut. Ho perso il conto dei match point sprecati ma anche degli ace di Karlovic che alla fine dopo tre ore e tre tie-break chiude la partita con una voleè da maestro. Esultanza plateale verso il suo angolo ma assolutamente giustificata dalla grande impresa. Domani se la vedrà con Dimitrov e il pronostico è apertissimo. La Caja si svuota e va a pranzo mentre io mi preparo per assistere alla Vinci. Nel frattempo sugli altri campi gli spagnoli ci lasciano le penne. Carreno Busta perde con Paire e Albert Ramos con Schwartzman, entrambi abbastanza nettamente.

Durante la partita della Vinci (o meglio della Halep), anche la Germania maschile in blocco viene eliminata dal torneo (eccetto Alexander Zverev). L’età anagrafica non aiuta sicuramente i tre veterani, con Florian Mayer (33 anni) che dura soltanto un set contro Goffin, Mischa Zverev (29), che ha la peggio contro il giovane Coric e infine il trentanovenne Tommy Haas si arrende dopo un’ora e mezza a Gilles Muller.

Con disperazione dei cronisti rumeni sempre presenti qui a Madrid, le tre ragazze ancora in gioco sono contemporaneamente tutte in campo. La Halep come sopra detto ha rischiato non poco contro la Vinci sul centrale. Soltanto il tie-break del terzo set le ha regalato la permanenza nel torneo. Abbastanza semplice la pratica per la Cirstea contro la Bellis. Tre set e due ore e mezza sono servite anche alla Begu contro l’ottima qualificata Larsson al campo cinque. Poco ha potuto invece il loro connazionale Marius Copil che dopo l’ottima prestazione di ieri contro Garcia Lopez, non ha impensierito più di tanto il numero uno del mondo Andy Murray (6-4, 6-3).

In serata da segnalare anche l’allenamento della giapponese Doi che è durato solo 50 minuti. Non pervenuta nell’altra metà campo la qualificata Vekic che finora aveva ben figurato in questo torneo (6-1, 6-2). Poco di più ci ha messo invece Thiem a sbarazzarsi di Donaldson con il punteggio di 6-3, 6-4. Avanza anche il francese qualificato Herbert nel derby francese contro Pouille, molto equilibrato l’incontro che si è risolto soltanto nel terzo set (7-6, 6-7, 6-3).

Ora dopo una velocissima pausa per cena, mi sono tuffato sul campo centrale abbastanza pieno e caloroso per Fernando Verdasco. Peccato che il pubblico non sia stato soddisfatto in pieno in quanto il suo avversario è un giovane dal talento molto cristallino. Stiamo parlando di Alexander Zverev che dopo la recente vittoria al torneo di Monaco si è imposto su Fernando in due set conquistando l’accesso al secondo turno abbastanza agevolmente. Un break in entrambi i set gli sono bastati per la vittoria finale. La sessione serale sull’altro campo ha visto la Bertens dominare la Bacszinsky per 6-2, 6-2.

Ora meritato in riposo in vista della piena giornata di domani con tutti i “big” maschili che scenderanno in campo.

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