Miami: esito scontato?

Si va verso la fase conclusiva del secondo Masters 1000 della stagione: da stasera al via alle semifinali maschili, sabato la finale femminile. Djokovic e Williams favoritissimi, ma occhio alle sorprese: Isner e Berdych in formissima, Suarez Navarro da sballo.

Ai quarti di finale Nishikori out contro un Isner praticamente ingiocabile: questa l’unica sorpresa vista durante i quarti di finale maschili. Per quanto riguarda il circuito femminile, ieri un’immensa Serena Williams ha avuto la meglio contro Simona Halep in una partita epocale terminata al terzo set, dall’altra parte del tabellone la spagnola Suarez Navarro – da lunedì in top 10 – sfodera tutto il suo repertorio: eleganza e tattica per battere una Petkovic in forma. Ci aspetterà il solito finale, o questa volta sarà un film meno scontato? Certo, osservando le prestazioni di Djokovic e Williams contro Ferrer e Halep viene difficile non darli per vincitori, ma nulla è scontato.

djoko isner

Djokovic-Isner. La semifinale che riguarda la parte alta del tabellone è una sorta di occasione da non buttare via per Nole: con l’uscita inaspettata di un Nishikori che fino a qui aveva piallato tutti gli avversari, il serbo si trova davanti ad un avversario da non sottovalutare. John Isner sarà sostenuto da praticamente tutto il centrale di Miami, essendo l’unico statunitense rimasto in gara assieme alla Williams dall’altra parte, e data la prestazione sfoderata ieri contro Nishikori, batterlo sarà una missione tutt’altro che facile. Nole non dovrà fare l’errore di pensare già alla finale: sappiamo tutti che questo Djokovic non è esattamente quello visto nè agli Australian Open nè la settimana scorsa ad Indian Wells. Dopo aver rischiato l’eliminazione contro Dolgopolov, il numero uno del mondo ha alzato l’asticella e ha cominciato ad esprimere il suo miglio tennis stanotte, ai danni di David Ferrer: ora Nole rivede la tripletta Melbourne-Indian Wells-Miami, che non arriva dal 2011. Meglio tardi che mai, ma si potrebbe dire la stessa cosa del suo prossimo avversario: John Isner si è levato un bel po’ di sassolini dalla scarpa dopo il lungo periodo buio attraversato nella seconda metà della scorsa stagione. A Miami sembra essere rinato, è tornato ad essere uno dei più ostici giocatori del circuito, e la vittoria contro Nishikori lo ha dimostrato, proiettandolo dritto dritto di nuovo in top 20.

berdych murray

Murray-Berdych. Difficile dare un’impressione migliore di Djokovic in un torneo americano: Andy a Miami c’è riuscito. Black-out nel primo set contro Thiem nei quarti, non ci ha messo molto a ribaltare la situazione con due set vinti nettamente, complice anche la grande serie di gratuiti dell’austriaco classe 1993. Contro un Berdych favorito dal tabellone, ma anche molto bravo a gestire la sua tattica, sempre quasi perfetta: il servizio del ceco è sembrato più efficace del solito, e il fatto che abbia battuto così facilmente Juan Monaco nei quarti fa pensare che il ragazzo arrivi molto motivato. E’ capitato spesso, durante gli anni, che Berdych abbia toppato completamente nel momento in cui è andato a sfidare un top player, ma questa semifinale contro Murray potrebbe essere la volta buona, anche perchè, di tutti i Fab Four, il britannico è l’unico con cui è avanti per incontri vinti (6-5). Nell’ultimo incontro a Melbourne non c’è stata storia, l’ha spuntata lo scozzese in quattro set, ma un passo falso è sempre bene prevederlo. Perciò occhio a questi due, si prospetta un gran bel match.

Sony Open - Day 13

Williams-Suarez Navarro. Ieri ogni appassionato di tennis che si rispetti è rimasto estasiato dal tennis di Carla Suarez Navarro, che si è sbarazzata in due set di una Petkovic fino a quel momento data per favorita. Un rovescio a una mano micidiale e ormai difficile da ammirare nel circuito WTA, oltre che ad una capacità di coprire il campo straordinaria: molte sono le armi che potrebbero infastidire Serena Williams, regina indiscussa del tennis mondiale, che sabato giocherà per conquistare il suo 66esimo trofeo e il suo ottavo titolo qui a Miami. Certo, ormai Serenona, che ha raggiunto da poco le 700 vittorie in singolare in carriera, sembra ormai aver raggiunto un livello che la rende quasi imbattibile, ma non sono da sottovalutare le carte che calerà la Suarez. Va detto anche che la Williams ha dalla sua parte la motivazione di difendere i punti conquistati lo scorso anno, dove trionfò battendo Li Na in finale.

Sarà come abbiamo visto molto spesso in stagione quest’anno? Djokovic e Williams vincitori? Chi lo sa, intanto buon tennis a tutti.

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