Eccoci arrivati al giovedì dell’ATP master 1000 di Montreal. Un giovedì senza dubbio sorprendente.
Gli accoppiamenti degli ottavi di finale infatti raccontano di parecchie sorprese maturate nella giornata di ieri, a conferma che prima di dare per “finiti” alcuni tennisti bisogna davvero attendere la parola fine, come è il caso di Youzhny, che oggi sul campo centrale sarà opposto a Rafael Nadal, dopo aver superato le qualificazioni e un match che lo vedeva chiuso di fronte alla testa di serie n. 9, il francese Gilles Simon.
Il campo Banque Nationale è chiaramente quello più sorprendente in questo giovedì. Intanto perché il rinato Gulbis trova Young, che ieri ha annichilito uno spento Berdych, giocando però un tennis discreto, nel finale molto convincente, non appoggiandosi alla giornata decisamente negativa del quotato ceco. Match assolutamente aperto se i due giocheranno come nella media del 2015, se invece Gulbis giocherà al suo meglio non dovrebbe avere nessuna difficoltà a portare a casa il match. Altra partita apertissima quella tra Ivo Karlovic e il francese Jeremy Chardy. Caratteristiche diverse tra i due, ma lo stato di forma del croato potrebbe dargli un punto percentuale di vantaggio, sempre che il servizio abbia la consueta resa positiva.
Tra Kyrgios e Isner ci sarà di sicuro battaglia. L’americano ha dimostrato di stare bene, di saper gestire anche i momenti difficili e di essere in grado di salire col livello del suo gioco quando serve. Kyrgios continua ad alternare errori ed atteggiamenti da junior ad un tennis esplosivo e talvolta disarmante. Non commentiamo i suoi atteggiamenti, da stigmatizzare e (per ora) relegare nella maleducazione dettata dalla guasconeria (si spera). Di sicuro non lo aiuteranno contro un giocatore come Isner, anzi, potrebbero ritorcersi contro di lui. Match equilibrato, ma diciamo Isner di misura.
Finale di programma sul grand stand per Tomic e Tsonga: altro match ad alta tensione tennistica, giocatori brillanti in grado di divertire il pubblico perché, vivaddio, detestano scambiare a lungo. Un favorito? Tomic, forse al torneo della consapevolezza.
Tra i doppi segnaliamo due dati: il primo, l’alta presenza di giocatori di vertice (Murray, Djokovic, Nadal) che confermano come se i top player giocassero più spesso, la vita per gli specialisti sarebbe più dura. il secondo, la presenza di Fabio Fognini che ieri ha vinto il suo primo turno e oggi gioca contro due vecchie volpi come Rojer e Tecau, ma resta favorito insieme a Tommy Robredo.
Sul fronte femminile, a Toronto, caduta di teste di serie in massa. Non stupisce nel tennis femminile, anzi, forse rappresenta un elemento di novità in un panorama, a personalissima opinione, poco più che desolante. per tanti motivi che magari saranno oggetto di un’altra chiacchierata insieme ai miei tre lettori (grazie per essere restati fedeli al vostro scriba nonostante i tanti pronostici sbagliati: però Gulbis l’avevo preso eh!).
Ecco a voi il programma della giornata, in cui spicca la presenza della faentina Errani sia in singolare opposta alla Azarenka, in un match apparentemente chiuso a nostro parere, che in doppio insieme alla Pennetta. Apre il programma Robertina Vinci, in un match che la vede favorita d’obbligo contro la brava Gavrilova, per ritornare nelle parti più alte della classifica mondiale.