Le chance di vedere Serena Williams conquistare il suo 24esimo Slam a New York sono più alte anche grazie alla mancanza di pubblico sugli spalti di Flushing Meadows, ne è sicura Pam Shriver.
Può sembrare un paradosso visto che la più piccola di casa Williams, così come la sorella maggiore, è da sempre una delle giocatrici più amate del torneo. Il pubblico di New York quando in campo è scesa Serena Williams non ha mai avuto dubbi per chi fare il tifo. Forse, le uniche incertezze erano dovute alla sfida in famiglia tra lei e Venus.
Pur riconoscendo tutte le imprese compiute dall’attuale numero 9 del ranking WTA, Pam Shriver continua a sostenere la sua tesi portando ad esempio situazioni in cui è stata propio la pressione a giocarle un brutto scherzo: “Ha dovuto combattere molto con se stessa e con il suo temperamento specialmente davanti al pubblico di casa. Soprattutto nei periodi in cui non vinceva da molto tempo“.
Il record di Maragret Court sembra essere diventato un’ossessione per la statunitense che è tornata in campo a Lexington dopo lo stop forzato per il coronavirus e, per la prima volta dopo quasi 10 anni, ha ceduto il passo ad una giocatrice fuori dalla Top-100 mondiale.
Ma l’obiettivo di Serena Williams è sempre stato uno solo: essere al meglio della condizione per gli US Open che, quest’anno, proprio a causa della pandemia vedrà un tabellone in cui a spiccare saranno soprattutto i nomi delle assenti.
“Non credo che Serena non abbia tenuto conto dell’importanza del torneo, ma dopo una lunga pausa è normale non esser al top” ha affermato Pam Shriver. Poi l’ex campionessa di doppio ha continuato: “Per chi ne ha passate tante in carriera è sicuramente più facile gestire ansia e pressioni causate da una quarantena e dal vivere il Major in una bolla ma non mi stupirei se gli spalti deserti questa volta fossero la sua arma in più”.