“Proviamo qualcosa di nuovo“. Si conclude così il messaggio di Patty Schnyder, col quale la basilese annuncia e conferma il secondo ritiro dal mondo del Tennis, dopo quello del 2011 che fece seguito a molti anni tumultuosi, soprattutto sul piano personale. Patty, 40 anni a Dicembre e attuale numero 282 del mondo, stavolta non avrà ripensamenti, complice un’età piuttosto avanzata per competere, ad armi pari, con l’orda di ragazzine terribili che costella il circuito femminile. L’elvetica infatti era tornata a giocare nel 2015, prima in ambito ITF, poi nuovamente nel circuito maggiore WTA. Quest’anno ha addirittura disputato le qualificazioni in occasione degli US Open, riuscendo ad accedere al tabellone principale per poi essere sconfitta al primo turno da Maria Sharapova. È stata convocata per vari incontri di Fed Cup (lo scorso aprile ha giocato contro la numero uno del mondo Simona Halep nello spareggio Svizzera/Romania), ambito in cui è tornata ad indossare i colori rosso-crociati difesi per anni in compagnia della connazionale Martina Hingis. Tra le occasioni mancate, in una carriera comunque ricca di soddisfazioni, la finale di Fed Cup persa nel 1998 a Ginevra contro la Spagna di Arantxa Sanchez Vicario e Conchita Martinez.
Il suo primo torneo risale al 1995. Ha vinto 11 titoli e disputato in tutto 27 finali: in doppio i trionfi ammontano a 5 sigilli. Nel Novembre del 2005 è salita addirittura alla settima posizione mondiale. Di lei si ricorda anche una finale nella Grand Slam Cup, (la progenitrice delle odierne WTA Finals), persa in tre set, nel ’98, contro Venus Williams. In 59 presenze negli Slam, 21 volte si è qualificata almeno agli ottavi di finale. Il culmine lo ha raggiunto nel 2004 con la semifinale agli Australian Open, dove è stata sconfitta da Kim Clijsters.