Pennetta batte Navarro, è finale a Sofia!

Match equilibrato nel primo set, senza storia nel secondo. Flavia Pennetta è ad un passo dal trionfare nel masterino di Sofia.

Flavia Pennetta supera 6-4 6-2 Carla Suarez Navarro e raggiunge l’atto conclusivo del masterino di Sofia. Affronterà in finale Andrea Petkovic, che qualche ora fa ha sconfitto altrettanto agevolmente Garbine Muguruza.

Tante cose da sottolineare, prima di parlare del match. Le due sono buone amiche, si sorridevano già durante gli scambi. Se a questo aggiungiamo un campo blu circondato da un rosa glitterato e un completino farfalloso e colorato della Navarro, beh, l’atmosfera non era di quelle più tese e vibranti. 

Il primo set si trascina senza particolari sussulti, con un break per parte, sino al 4-4, dopo un game vinto a zero dalla Navarro in battuta. Il rovescio a una mano della spagnola, inutile dirlo forse, è sublime e capace di trovare qualsiasi angolo. Non è da meno quello della Pennetta, incrociato o lungolinea che sia. Ad ogni modo, sul 4 pari, dopo una serie di game vinti ai vantaggi, Flavia vince un game a zero grazie a un nastro fortunoso, a un brutto errore della Suarez, a un ace e a una bella prima accompagnata da un movimento verso rete. Sicura, rapida, indolore. 5-4. Ammetto di aver pensato “qui è finito il set”. E infatti, puntualmente, la Navarro serve per rimanere nel set commettendo un doppio fallo e due gravissimi errori di rovescio in fase di palleggio. Con tre set point a disposizione, Flavia risponde aggressiva e si porta a rete, dove chiude con il secondo smash utile. 6-4 per chiudere un primo set in cui Flavia ha dimostrato di poter fare di più e di avere le possibilità per dare la sterzata decisiva al match. Un primo set abbastanza avulso di emozioni, a dire il vero: incitamenti ridotti al lumicino, agonismo assente (ah, questo sconosciuto per la Suarez Navarro…) e il sapore di un match di fine anno. O forse è la Navarro, con quella faccia apparentemente sempre un po’ spaesata, a non ispirare particolare violenza tennistica e caratteriale. Pensiero dominante alla fine del primo set? Le farfalle sulla Radwanska fanno tutto un altro effetto.

Flavia apre benissimo il secondo set, volando in pochi minuti sul 2-0. Sta giocando bene, tra rotazioni, differenti velocità, pochissimi errori. Flavia sa essere una sicurezza: capisce che non serve strafare per regolare questa Navarro, e si adegua. Di contro, una Navarro più fallosa del solito e completamente passiva in campo. Riesce comunque a portarsi sul 2-2 anche approfittando di un po’ di distrazione della Pennetta a seguito della chiamata di un falco. Da questo momento, praticamente, la partita finisce. In un attimo è 5-2, poi il segnale della mia televisione sparisce. Penso: “Vabbè, sono fiducioso, questa Pennetta secondo me vince e sono anche sicuro che si abbracceranno a fine match”. Detto, fatto. Il segnale torna proprio quando le due si stanno avvicinando alla rete per salutarsi e abbracciarsi.

Ottima partita e gestione della stessa da parte di una Pennetta che solo un paio di anni fa sembrava per (quasi) tutti prossima al ritiro. Io stesso, dopo il ritorno e i pessimi risultati dei primi tempi, non credevo che avrebbe potuto tornare a giocare ad alti livelli. Smentito e umiliato dalla sua caparbietà, ora Flavia sta chiudendo in bellezza un ottimo 2014, che l’ha vista distinguersi in due Slam (Australian Open e Us Open), vincere il primo Mandatory di sempre per un’italiana (Indian Wells) e tornare prepotentemente a giocarsi un posto per le prime 10 tenniste del mondo. Le chiediamo solennemente di fare un ultimo step. Ora tocca a Flavia fare quello che le farfalle intrappolate nel completino della Navarro vorrebbero fare: prendere il volo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Potrebbero interessarti...