Perchè si è interrotto il sodalizio tra Radwanska e Navratilova?

Risale a ieri la notizia della rottura della collaborazione tra la leggenda Martina Navratilova e la tennista polacca Agniszka Radwanska. Ad annunciarlo è stata la stessa finalista di Wimbledon 2012 tramite i social network. “Voglio ringraziare Martina per il tempo e gli sforzi negli ultimi mesi. È stata una grande esperienza lavorare con una delle tennis più grandi di sempre. Tuttavia siamo entrambe d’accordo sul fatto che Martina non si possa dedicare al 100% al progetto, quindi la nostra non sarebbe stata una collaborazione a lungo termine. Resteremo amiche e le auguro il meglio per la sua vita personale e professionale”. 
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Ma quali sono realmente i motivi dell’interruzione del connubio dopo appena 4 mesi? La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno, ma di certo non ha del clamoroso se si pensa ai risultati della polacca negli ultimi tempi. Certamente molti si attendevano che Aga a fianco di una campionessa del calibro della Navratilova potesse fare finalmente il salto di qualità che le permettesse  di mettere in bacheca un titolo dello Slam.   “I suoi risultati parlano da sè e spero di poter trarre degli insegnamenti dalla sua esperienza. E’ il mio idolo tennistico e, tra l’altro, siamo entrambe originarie dell’Est Europa e, quindi, abbiamo lo stesso approccio con il tennis e con la vita. Sono sicura che Martina sarà decisiva per la mia carriera” dichiarò la tennista di Cracovia entusiasta per l’inizio della collaborazione.

Le aspettative della Radwanska però non sono state per nulla soddisfatte e per di più la 18 volte vincitrice Slam a causa dei suoi impegni non avrebbe potuto seguire Aga a tempo pieno.I  risultati tutt’altro che incoraggianti e l’inevitabile crollo in classifica sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso come si dice.  È altrettanto vero che come ha dichiarato il coach storico Wiktorowski i tempi sono cambiati e le tenniste esprimono sempre più un tennis aggressivo. La polacca al contrario, soprannominata maga o professoressa per il suo tennis preciso ma non potente, si trova in difficoltà di fronte a picchiatrici del calibro di Williams e Sharapova. 
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Tuttavia a mio avviso l’occasione di vincere il tanto ambito torneo del Grande Slam l’ha avuta, peccato però che non sia riuscita a sfruttarla. Come spesso accade la troppa pressione e le aspettative su di lei l’hanno fatta crollare di fronte a tenniste peggio piazzate in classifica. È il caso di Wimbledon 2013, quando nel match di semifinale contro la futura finalista Lisicki, sbagliò semplici colpi  nei momenti cruciali che di fatto le costarono l’intero match.

Ma cosa è cambiato rispetto allo scorso anno? Certamente il rendimento della polacca, capace solo di cogliere una semifinale in questo inizio di stagione. Per non parlare poi del flop ad Indian Wells dove difendeva la finale. I troppi errori, la mancanza di coraggio e personalità nei momenti cruciali non la stanno di certo aiutando. Un’altra ragione è la difficile situazione familiare. Il padre ed ex allenatore della sorelle Radwanska, Robert Radwanski ritiene che la colpa dei brutti risultati della figlia sia proprio da attribuire alla poca professionalità dell’attuale coach Wiktorowski. 
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Insomma una situazione tutt’altro che semplice che nelle ultime settimane le è costata la netta sconfitta in Fed Cup contro la Bacsinszky e l’uscita di scena in quel di Stoccarda per mano di Sara Errani. Pochi mesi fa la polacca dichiarava che i dettagli e le piccole cose rappresentassero la chiave per vincere una partita dietro l’altra. Le prossime settimane ci diranno se Aga prima di tutto riuscirà a ritrovare sè stessa e poi il suo tennis tanto imprevedibile quanto raro al giorno d’oggi. 

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