Sono passati esattamente cinque mesi e otto giorni dall’incidente subito durante le vacanze natalizie ed ecco che la mancina ceca campionessa di Wimbledon è tornata a giocare. Un ritorno silenzioso e con pochi rumors il suo, ma subito onorato dall’organizzazione francese che le ha riservato l’apertura sul centrale “Philippe-Chatrier” nel primo giorno di partite al Roland Garros.
Anticipato e quasi inaspettato il suo ritorno, considerate le parole spese dal suo manager Cernosek che in febbraio aveva allarmato tutti i tifosi di Petra, dichiarando che la situazione era più grave del previsto. Poi in marzo il ritorno sui campi, al “Club La Santa di Lanzarote”, dove Kvitova ha ricominicato piano piano ad allenarsi, testando il suo polso dopo la lunga operazione subita lo scorso dicembre. Infine gli ultimi allenamenti a Monaco sulla terra rossa, segno evidente della volontà di rientrare prima del previsto e addirittura sui campi in terra, non proprio la superficie prediletta dalla campionessa ceca.
La tennista in tutto questo tempo ha lottato sempre con tenacia e tanta forza mentale, dopo aver subito un trauma che rimarrà indelebile nella sua vita, un’aggressione che non era rivolta a lei probabilmente, ma che l’ha costretta ad un’operazione di quattro ore con ricostruzione dei tendini della mano sinistra, proprio quella utilizzata per impugnare la sua racchetta Wilson.
Il rientro è più una questione di emozioni che di puro livello tecnico sul campo, con l’americana Boserup alla prima apparizione al Roland Garros che non ha più di tanto impensierito la sua avversaria all’esordio annuale dopo lo stop forzato. Qualche tentennamento di Petra si è visto soltanto sul servizio, ma sugli altri colpi da fondo campo la Kvitova sembra quella degli anni scorsi. Il suo sorriso e la sua positività a fine incontro lasciano sicuramente presagire che la mancina è tornata e proprio dalle sue parole si capisce la sua grande volontà che l’ha spinta fin qui. “E’ un mese che sto bene e per questo ho deciso di tornare qui a Parigi, ma se dovessi sentire dolore ho promesso al mio dottore che mi fermo immediatamente“, queste sono le dichiarazioni a caldo di Petra.
Poi l’eliminazione avvenuta ieri per mano della non irresistibile Mattek-Sands, specialista più che altro nel doppio, dai colpi comunque insoliti e non agevoli per nessuna avversaria. Petra alterna colpi deliziosi ad errori abbastanza banali e la contesa viene risolta dopo due ore con un doppio tie-break. Toccante l’abbraccio a fine incontro tra le due, accompagnato con calore dal pubblico parigino, chiaro segno che il ritorno della campionessa di Wimbledon è qualcosa di positivo e gradito per il mondo del tennis.
Sicuramente prevedere una Kvitova vincitrice al Roland Garros era qualcosa più da fanta-tennis, ma qualche incontro in più nelle gambe e un’erba più gradita a Petra rispetto alla terra rossa, potrebbero riservare delle sorprese nella stagione sul verde.
Welcome back Petra!