Lo stop per il covid-19 ha messo a dura prova il mondo dello sport e del tennis femminile in particolare. E, Serena Williams, da sempre in prima linea nelle battaglie “sociali” specie per il riconoscimento dell’uguaglianza nello sport e non solo, si è detta molto preoccupata.
L’attuale numero 8 del ranking della WTA, come riportato dal portale iberico Punto de Break, ha espresso tutto il suo sconcerto soprattutto paragonando la sua situazione da “privilegiata” rispetto a tante colleghe: “Io gioco a tennis ormai da oltre vent’anni quindi per me è diverso ma per tante giocatrici la situazione è davvero spaventosa. Senza competizione e senza tornei loro fanno davvero fatica, per non pensare a chi si sta affacciando al circuito per la prima volta”.
La WTA, a differenza dell’ATP che si sta muovendo anche dopo la proposta di Novak Djokovic, per il momento non si è espressa sulla possibilità di destinare fondi a sostegno delle sue tenniste in questo particolare momento storico. La Women Tennis Association, infatti, prevede – almeno per il momento – solo un rimborso sulla quota di iscrizione che, per i criteri scelti, non copre comunque tutte le giocatrici.
Il ritorno in campo, comunque non prima di agosto, sembra ancora un’utopia. Non solo non c’è una data certa ma, ogni volta in cui i due organismi del tennis mondiale si sono riuniti – considerando anche e soprattutto la situazione sanitaria – l’appuntamento successivo slittava in avanti di settimane o mesi.
Anche questa incertezza preoccupa molto Serena Williams: “Chi ha un ranking molto basso dovrà quantomeno raddoppiare i propri sforzi, anche e soprattutto in termini economici, se vorrà rispettare il proprio calendario. Loro in questo momento di pausa non hanno entrate”.
Il mondo del tennis non è un mondo semplice. È uno sport internazionale che, in momenti difficili come quello che sta attraversando il mondo intero, forse subisce più conseguenze negative di tanti altri. Il rischio della cosiddetta – e temutissima – “ondata di ritorno” della pandemia di covid-19 potrebbe metterlo definitivamente in ginocchio.
Proprio per questo motivo, Serena Williams, si lascia andare ad una riflessione: “I giocatori sono il prodotto del tennis, bisogna chiedersi che cosa si può fare concretamente per poterli aiutare e, di conseguenza migliorare le cose”.