Novak Djokovic non farà il Grande Slam nemmeno quest’anno, nemmeno dopo aver vinto a Parigi, unico scoglio, sembrava, verso l’impresa. La sconfitta prematura a Wimbledon per mano di Querrey mette fine, o rimanda, chi lo sa, il sogno di vedere un nuovo Grande Slam, 28 anni dopo l’ultima volta (fu Steffi Graff a completarlo, in campo maschile manca dal 1969, fu di Rod Laver).
Sembrava il serbo il più indicato a firmare cotanta impresa, tanto pare privo di avversari da qualche anno a questa parte, con Federer ultratrentenne e Nadal sempre piuttosto acciaccato.
Lo sembrava ancor di più Serena Williams, una che perde solo se è lei a decidere di non vincere, troppo grande il gap che la divide dalle avversarie.
Serena è arrivata a due passi dal traguardo, fermata dalla tensione e da una super Roberta Vinci, nel torneo di casa che dominava da tre anni, li dove sembrava non potesse avere rivali. Sembra che per l’americana quel treno sia ormai passato, per il serbo invece ce ne potrebbero essere altri.
L’impressione comunque è che al di là dei sopracitati protagonisti, non ci sia nessun altro in grado di arraccampirarsi fino alla cima del Grande Slam. Nemmemo il Federer dei tempo d’oro ha mai dato speranza a riguardo, con Nadal pronto a minarne le fondamenta, a sua volta il mallorchino tormentato dallo svizzero, specie in quel di Wimbledon.
La spiegazione di un digiuno tanto lungo, va letta nella grande quantità di tornei che il tennis moderno esige, nonchè nei ritmi e nella pressione a cui sono sottoposti gli atleti.
Per un nuovo Grande Slam, dovremmo attendere ancora a lungo.