IL SUCCESSO. Dopo avere vinto gli US Open 2004 e raggiunto la posizione numero due nel ranking WTA nel 2007, Svetlana Aleksandrovna Kuznetsova, fece in tempo a vincere il Roland Garros 2009 ed altri tredici tornei WTA. E non solo. Ci sono stati anche due Autralian Open di doppio, il record per l’incontro femminile più lungo della storia ed un paio di Fed Cup con la Russia.
I FALLIMENTI. Tutto questo prima di iniziare una lunga parabola discendente. Partita nel 2010 con l’uscita dalla top-ten e culminata con lo scivolone all’ottantacinquesimo posto del ranking. Un po’ per problemi fisici, un po’, forse, per problemi personali fatto sta che il genio di San Pietroburgo non riusciva più a tornare ai propri livelli. il digiuno si interruppe solo nel 2014 quando riesce a sollevare il trofeo del Citi Open di Washington. Quindi la Kremlin Cup ed il ritorno in top-20.
LA RINASCITA. Il 2016 è iniziato con la vittoria a Sidney. Viene eliminata apresto a Melbourne e così sara anche a Miami dove esce al primo turno per mano della Vandeweghe. Subito dopo centra la finale a Miami e dichiara: “voglio tornare ai lielli di dieci anni fa”. La settimana scorsa quando una Svetlana ringiovanita, in una partita combattutissima, faceva fuori Aga Radwanska, neo numero 3 del ranking.
IL SEGRETO. La russa in carriera ha subito sempre un sacco di pressioni così, ora, all’età di trentun’anni dice di pensare solamente a divertirsi senza guardare il ranking. “Quando ero più giovane mi stancavo presto. Pensavo che la carriera era ancora molto lunga e ne sentivo il peso. Oggi, invece, sono felice di giocare. Non avverto stanchezza. Non guardo più al ranking ma, penso solo a divertirmi. ” Non più giovanissima è spontanea la domanda di rito. Il ritiro? Credo che cercherò di viverlo molto serenamente.” Conclude cosi la nuova numero sette del mondo che, questo anno, tra i suoi scalpi vanta quelli illustri delle due sorelle Williams.