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Roberta Vinci chiuderà la carriera ai prossimi Internazionali d’Italia

“La mia ultima partita sarà una festa e voi siete tutti invitati. A Roma 2018”. Roberta Vinci si congederà così dal tennis. Davanti al pubblico di casa. Non ci teneva ad appendere la racchetta al chiodo dopo un anno complicato come è stato questo 2017. Infortuni, improvvisi passaggi a vuoto che l’hanno bloccata al momento di chiudere partite che sembravano vinte. E’ accaduto a Madrid, quando era avanti 5-2 nel terzo set e a due punti dal match contro Simona Halep, così come in tanti altri incontri che si erano messi bene e poi le erano sfuggiti di mano. Che Roberta avrebbe proseguito lo avevamo anticipato due giorni fa ipotizzando i possibili scenari: tornei minori per risalire la china, dato che Roberta Vinci è attualmente numero 117 Wta e per partecipare agli Australian Open dovrà disputare le qualificazioni? Si ripartirà proprio dalle qualificazioni. La conferma è arrivata attraverso le dichiarazioni rilasciate da Roberta alla Gazzetta dello Sport, che aggiungono qualche dettaglio: la scalata al ranking ci sarà, ma solo fino agli Internazionali d’Italia. “Voglio una chiusura con il botto. Cercherò di vincere più partite possibili per arrivare in forma a Roma”, ha spiegato Roberta. Non ci saranno ripensamenti, anche se la classifica dovesse sorridere a maggio, Roberta non sarà a Madrid, al Roland Garros, non penserà a Wimbledon e al cemento americano (quello che ha regalato tante soddisfazioni, culminate con la finale agli Us Open 2015) quanto al fine anno agonistico in Asia. Di certo c’è che Robertina non lascerà il mondo del tennis a carriera conclusa. Attualmente si allena a Milano con Lorenzo Di Giovanni che già la seguiva prima dell’ufficializzazione della chiusura dello storico sodalizio con Francesco Cinà e a Milano si trasferirà in pianta stabile: “Per adesso sono concentrata sui prossimi sei mesi, per il dopo non so. Sicuramente resterò nel tennis, mi piacerebbe un ruolo in campo, poter insegnare ai più giovani: trasmettere loro qualcosa delle mie conoscenze e della mia passione. Non mi sento tagliata per la televisione, ad esempio”. Questo non è il momento di ripercorrere le tappe di una carriera ricca di soddisfazioni per Roberta e per noi che abbiamo amato il suo splendido tennis. Abbiamo ancora il tempo per ammirare le rasoiate di rovescio che destabilizzano le avversarie, le aperture del campo che si concludono a rete con quelle volée accarezzate, gli attacchi in controtempo, i disegni tattici con i quali Roberta si costruisce il punto. Godiamocele ancora, una per una, quelle magie. E che non sia finita con la partita di Wuhan contro Christina McHale è già una bellissima notizia.

Monica Tola

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