Roberta Vinci: “Il tennis sarà sempre la mia vita. Sogno un futuro da allenatrice”

Roberta Vinci non abbandona il tennis e adesso sogna un futuro da allenatrice. Di chi? Garbine Muguruza, l'identikit ideale
Addio Roberta Vinci

Roberta Vinci ha fatto sognare l’Italia, non solo per la finale tutta azzurra degli US Open 2015 giocata contro Flavia Pennetta, o le imprese in doppio con Sara Errani con cui ha conquistato il Career Grand Slam, ma anche – e forse soprattutto – per il suo rovescio. Un colpo destinato a restare nella storia del tennis, per lo meno quello italiano.

Eppure, soprattutto di quel straordinario cammino a New York, Roberta Vinci preferisce mantenere i suoi ricordi senza rivedere le immagini di quell’impresa anche se non è sempre facile. Nella mente dell’Italia c’è soprattutto la semifinale contro Serena Williams e quella frase “Ora per me, c***o” che l’azzurra ha rivolto al pubblico americano.

Non ho mai rivisto la partita contro Serena dall’inizio alla fine ma ovviamente è capitato di guardarne qualche spezzone visto che viene trasmessa spesso sui vari canali. Alla finale invece non ci penso perché sono passati davvero tanti anni. Sicuramente è stato un peccato perdere ma si vede che doveva andare così” ha raccontato alla Gazzetta del Mezzogiorno.

Durante la chiacchierata con il quotidiano più famoso del Sud Italia, Roberta Vinci ha parlato della sua vita lontana dal tennis giocato: “È meno frenetica ma non rinuncio a tenermi in forma anche perché dopo tanti anni a ritmi intensi non si può mollare di colpo altrimenti il corpo ne risente. Gioco a paddle, vado in palestra e qualche volta sì, gioco anche a tennis“.

Racchetta e pallina hanno fatto parte della sua vita a lungo e continueranno ad esser protagoniste anche nel futuro, seppur con un ruolo differente: “Mi piacerebbe fare l’allenatrice e condividere quindi tutta la mia esperienza” racconta e ha già in mente anche l’identikit della sua giocatrice ideale: “Credo che Garbine Muguruza abbia un potenziale incredibile“.

Roberta Vinci e il tennis restano quindi un binomio indissolubile: “È la mia vita, lo è stato prima e lo sarà sempre. Però non mi mancano le competizioni. Lo seguo e mi tengo informata. Nella mia carriera credo di aver raggiunto il massimo che avrei potuto perciò sono tranquilla e non ho rimpianti“.

 

 

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