Roma 2014 – le pagelle delle protagoniste

Le pagelle del torneo Wta di Roma 2014, che si è concluso con la vittoria di Serena Williams. Tra una Errani che si conferma al top, due serbe in ripresa e un paio di nomi che faticano a ritrovarsi (citofonare a Kerber e Kvitova per info)...

Serena Williams 9 ? schiacciasassi. Ha dominato le avversarie incontrate, eccezion fatta per la rediviva Ivanovic. Sulla terra è quasi imbattibile e negli ultimi anni ha perso solo con la Cepelova e con la Razzano (nel tristemente noto match del Roland Garros 2012). Sicurezza disarmante, servizio formidabile, grinta. Serena si conferma regina di Roma. Che inizino a tremare per il Roland Garros.

Sara Errani 8 ? uno scricciolo di talento, intelligenza tattica e condizione fisica sempre al top. Sara ha raggiunto una storica finale in quel di Roma, superando il risultato dello scorso anno. Ogni commento le sta stretto: nonostante un servizio imbarazzante riesce a competere (e perché no, a vincere) con alcune grandi tenniste come la Jankovic e la Li (seppur limitata dalla nausea che l’ha condizionata per tutto il match). A stupire in positivo è l’approccio vincente, sicuramente aiutato da un pubblico caloroso e numeroso, e l’intelligenza nella scelta dei colpi. Bravissima Sara.

Ana Ivanovic 8 ? sprazzi della Ana che fu. Ne avevamo già avuto sentori in questo 2014 condito da due trionfi. Poi ci fu la finale di Stoccarda, persa ma combattutissima contro Maria Sharapova. Qui, a Roma, ha finalmente dato il benservito alla russa dopo sette anni. Non paga, ha battuto una specialista del rosso come la Navarro e strappato un set alla Williams, già battuta quest’anno. I progressi sono evidenti, ma ora bisogna tornare a vincere qualcosa di importante. Ci riuscirà al Roland Garros? È una delle favorite, indubbiamente.

Jelena Jankovic 7 ? altro giro, altra serba, altro gradito ritorno. Vincitrice su questi campi nel lontano 2007 e nel 2008 (e finalista sconfitta nel 2010), torna in semifinale per poi sgretolarsi di fronte alla solidità della nostra Errani. Forse quella Jankovic avrebbe saputo trovare delle soluzioni diverse, ma a guardarla in campo i segnali sono comunque molto positivi.

Maria Sharapova 6 ? batte la Puig ma si scioglie con la Ivanovic, giocando peraltro un discreto match. Non le possiamo rimproverare molto dopo i due tornei recentemente vinti su terra (Stoccarda e Madrid): è attesissima a Parigi, dopo la vittoria nel 2012 e la finale dello scorso anno. Rimane una di quelle da battere.

Carla Suarez Navarro 7 ? ha deliziato il pubblico romano con i suoi meravigliosi rovesci a una mano. Batte Venus Williams, usufruisce del ritiro della Halep e mette in difficoltà questa ritrovata Ivanovic. Dopo il primo trionfo della carriera (ovviamente su terra) di qualche settimana fa, Carla continua a giocare un ottimo tennis. Obiettivo? La top ten.

Camila Giorgi 6,5 ? che sia un fenomeno mediatico è un dato di fatto. Bella, carismatica (nei suoi silenzi e nella sua timidezza), oscurata/esaltata da un padre ingombrante. Mette a segno un altro scalpo importante (contro la super Cibulkova di questo 2014) ma non sa opporre resistenza all’americana McHale. Sparacchia spesso senza senso assumendo connotati robotici che non fanno onore a una giovane tennista che ha già dimostrato di avere notevoli qualità, anche di tocco. Camila necessita di una guida tattica di rilievo. Può davvero esplodere.

Sloane Stephens e Eugenie Bouchard 5 ? giovani donzelle, cosa stiamo aspettando? La bellissima canadese esce al primo turno per mano della Schiavone, l’americana viene sconfitta nettamente dalla Lepchenko al secondo. La terra rossa non sarà la loro superficie preferita, ma da due talenti del genere ci aspettiamo molto di più.

Petra Kvitova 4 ? a cosa serve averla in queste condizioni nel circuito? Fa male vederla perdere così contro la Zhang. Sono ormai tre anni che Petra non riesce più ad esprimere il suo tennis, quello che nel magico 2011 la portò alla vittoria di 6 tornei, tra cui Wimbledon e il Master di fine anno. Sembra un cane bastonato in campo, senza considerare l’ambito dell’agilità fisica in cui non sembra aver fatto alcun progresso. Mi offro pro bono come preparatore atletico della ceca, che anni fa sembrava destinata a “dominare il circuito per i prossimi 10 anni”. Stiamo ancora aspettando.

Angelique Kerber 4 ? perde subito con la Cetkovska. È il terzo torneo consecutivo in cui si ferma al primo turno, il quinto negli ultimi sei. Cosa è successo alla tedesca? Vera desaparecida.

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