Aryna Sabalenka è abituata a lottare fino in fondo, e vederla in finale non sorprende più. Ma questa volta, al WTA 500 di Stoccarda, la numero uno del mondo ha dovuto inchinarsi a una Jelena Ostapenko in stato di grazia. Sul rosso del Porsche Tennis Grand Prix, la bielorussa è apparsa opaca, meno incisiva del solito, e il risultato è stato netto: 6-4, 6-1 in favore della lettone.
Per Sabalenka si tratta della terza sconfitta in finale nel 2025, un dato che sorprende considerando la continuità che ha mostrato nel resto della stagione. Dopo un 2024 coronato dal secondo titolo Slam in Australia, Aryna si è affermata come la vera dominatrice del circuito femminile, con una Iga Swiatek sempre più in difficoltà nel tenere il passo, soprattutto sulla terra battuta.
Nonostante il KO, Sabalenka ha affrontato con lucidità la conferenza stampa post-partita, senza cercare alibi ma con una consapevolezza che solo le grandi campionesse possiedono. “Alcuni punti nel tratto finale del primo set hanno finito per definire tutto ciò che è accaduto nel match. Ci sono giorni in cui non riesci a giocare al meglio e non sai perché. È successo a me e ho cercato di mantenere le mie possibilità il più a lungo possibile. Non sono contenta del risultato, ma non resta che andare avanti”, ha dichiarato con fermezza.
Una mentalità che conferma la sua maturità, soprattutto in un momento in cui i riflettori sono tutti puntati su di lei. La bielorussa ha sottolineato come, per restare al vertice, sia fondamentale saper voltare pagina in fretta: “Nel corso della mia carriera ho perso diverse finali che sono state difficili da digerire. Se ho imparato qualcosa da questo, è che bisogna avere una cattiva memoria per essere una tennista di successo”.
Il calendario non concede tregua, e Sabalenka lo sa bene. A sole 48 ore dalla sconfitta in Germania, sarà di nuovo in campo, questa volta a Madrid per il prestigioso Mutua Madrid Open 2025. È qui che vuole riscattarsi e dimostrare, ancora una volta, di essere la vera leader del tennis mondiale.
“Il mio unico piano ora è quello di dimenticare quello che è successo qui e di lavorare più duramente per fare meglio a Madrid”, ha spiegato con determinazione. Una dichiarazione che suona quasi come una promessa, non solo a se stessa, ma anche a chi la segue e crede nel suo percorso.
Se il presente parla di una finale persa, il futuro per Sabalenka è già una nuova opportunità: Madrid l’aspetta, e con essa, una nuova sfida da affrontare col fuoco negli occhi e la grinta che l’ha resa la numero uno del mondo.
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