Dopo Serena Williams e Caroline Wozniacki, altri nomi illustri del mondo del tennis hanno espresso la loro opinione sul “caso Maria Sharapova”, dopo l’annuncio dell’ex n. 1 del mondo di essere stata trovata positiva al meldonium, una sostanza ritenuta dopante dalla Wada. Come prevedibile, tutti si stanno dimostrando molto cauti nel dare giudizi, e in generale solidali con la siberiana.
Marat Safin e Justine Henin, durante la conferenza stampa che ha seguito l’annuncio dell’introduzione dei loro nomi nella Hall of Fame di tennis a Newport, hanno detto la loro.
“Senza dubbio è un giorno triste per lo sport e per Maria”, ha esordito Marat, ex n. 1 del mondo. “Ma tutti devono capire che ci sono tante nuove cose tecniche aggiunte su quella lista. Potrebbe quindi essere anche un errore tecnico, dipende dal modo in cui valuteranno la situazione. Non credo lei volesse violare le regole. Non voglio crederlo. Spero tutto si risolva in futuro“.
Dello stesso parere Justine Henin, che ha commentato: “Non è bello quello che sta succedendo. Siamo tutti un po’ tristi e delusi. Non è mai buono per il gioco e per nessuno, per i fans e tutti quelli che difendono questo sport, e sicuramente nemmeno per Maria in questo momento. Non sono nella posizione per giudicare perché non sappiamo nulla. Molte domande devono essere poste ed è difficile dare un’opinione ora. Le regole sono importanti e devono essere rispettate, questo è quello che posso dire oggi”.
Hanno espresso il loro stupore anche i coach storici di Maria, Nick Bollettieri e Jeff Tarango.
Il leggendario Nick, 84 anni, che ha ospitato Maria nella sua Accademia quando era una ragazzina di 13 anni, ha detto di essere rimasto “shoccato” dalla notizia. “E’ sempre stata più che a posto in tutto”, ha spiegato alla BBC. “Tutti devono prendersi le proprie responsabilità per tutto quello che si fa nella vita. Sharapova ha fatto un errore in buona fede e non ha assunto la droga per avere un vantaggio ingiusto. Lei ha detto che ha preso questi (medicinali) per molti molti anni e poi non ha letto il comunicato quando è uscito. Ha detto che accetterà le conseguenze, ma spera e prega che potrà giocare di nuovo. Cos’altro si può dire?”
Dello stesso parere Jeff Tarango, il quale ha dichiarato di “credere” alla spiegazione di Maria Sharapova. “Sono molto sorpreso. Qualche giorno fa l’ho incontrata con le mie figlie e non mi ha detto assolutamente niente. (L’annuncio) ha sorpreso tutti”. Tarango, oggi 47 anni, ha attaccato duramente il team di ‘Masha’, colpevole di un’enorme disattenzione – considerato anche che la russa paga il suo staff “quasi un milione di dollari per seguirla”.
Non mancano, tuttavia, anche le illustri voci ‘fuori dal coro’: dopo i tweet di fuoco dell’ex tennista Jennifer Capriati, anche l’ex n. 1 del mondo Evgeny Kafelnikov, connazionale di Maria e vicepresidente della Federtennis russa, è stato molto duro con la 5 volte campionessa Slam.
Dopo la diffusione della notizia, su Twitter ha scritto: “Questa macchia rimarrà per sempre!”. Poco tempo dopo ha aggiunto: “La nostra Masha era malata e ha preso per dieci anni questa medicina? Qual sarebbe stata la diagnosi? Fateci sapere, signori medici”. Queste accuse hanno immediatamente destato lo sdegno del mondo tennistico russo ed è probabile che Kafelnikov sarà costretto a dover rinunciare al suo posto al vertice della Federazione.