Un mese fa Anastasia Pavlyuchenkova annunciava il divorzio dal coach francese Sam Sumyk, già ex allenatore di Zvonarena, Bouchard, Muguruza. I due avevano ottenuto ottimi risultati nel loro breve sodalizio iniziato all’indomani degli scorsi Us Open. Il motivo della separazione non è ben chiaro ma Sam dice di non essere rimasto sorpreso dalla decisione della ventottenne tennista russa, quanto dalle parole al veleno che la stessa Anastasia gli avrebbe rivolto in un’ intervista ad un giornale connazionale.
“Ha deciso di fermarsi per un fastidio fisico e ha chiamato tutta la squadra per parlare. Ha deciso che le nostre strade dovevano essere separate. Non mi ha sorpreso la decisione ma le dichiarazioni che ho sentito in un’intervista in Russia. Le sue parole sono state inappropriate e irrispettose. Lei ha il diritto di dire quello che pensa ma non con quelle parole. Credo che entrambi abbiamo lavorato molto bene, abbiamo fatto un ottimo lavoro e ottenuto buoni risultati“.
Sumyk dovrebbe riferirsi alle dichiarazioni in cui la sua ex allieva lo accusava di essere il responsabile dell’infortunio all’anca che l’ha colpita a Dubai: “sospetto che il guaio sia capitato per colpa di Sumyk e delle sue discutibili scelte tanto a livello di preparazione quanto a livello di programmazione”. La russa non avrebbe gradito nemmeno il fatto che l’orami ex coach abbia fatto trapelare la notizia del loro divorzio:
“Lo ha fatto perché forse ha bisogno di lavoro, e doveva render noto a tutti di essere tornato libero. A me era stato chiesto di tenere la bocca chiusa, in quanto il Consiglio delle giocatrici di cui sono membro vive una situazione gravata da ben altre priorità.”
Queste le parole al vetriolo di Anastasia. Dal canto suo Sam non è nuovo a separazioni tumultuose, come quando lasciò una Victoria Azarenka in piena crisi esistenziale per dedicarsi alla nuova fiammante promessa del tennis mondiale Eugenie Bouchard.
La “leggenda” narra che Vika sedotta ed abbandonata per la più fresca ed avvenente collega, avrebbe lanciato a Sumyk un’anatema. La realtà non si discosta molto dalla fantasia e ci dice che Sam dopo il sodalizio con la bielorussa per un motivo o per un altro non ha avuto più molta fortuna nel proprio lavoro.
“Non voglio essere vittimista, ma gli allenatori sono prodotti riciclabili. Si vede in giro ogni settimana quando i licenziamenti di alcuni coach diventano ufficiali. Tuttavia, ci sono alcuni licenziamenti che sembrano un po’ sorprendenti, anche grotteschi visti dall’esterno. È vero che dovresti essere in squadra per conoscere le ragioni reali, ma io ho esperienza di essere stato licenziato avendo fatto bene il mio lavoro “.
Il francese tuttavia racconta che tra lui ed Anastasia non c’erano mai stati screzi: “la sera in cui decise che avremmo continuato a lavorare insieme, ci invitò a casa sua a Indian Wells per un pranzo russo. Quando non vai d’accordo con qualcuno, non la inviti a casa tua. Non parliamo più da quel giorno, ma devo accettare la decisione che ha preso. Poi i modi per esprimersi avrebbero dovuto essere altre“.
Nell’intervista concessa a Tennis Actu Sumyk parla anche del difficile momento che lo stop causato dalla pandemia per Covid-19 ha fatto sprofondare i suoi colleghi e non solo: “Con il circuito fermo in questo momento, molti allenatori non hanno entrate. Non solo gli allenatori, ma tutte le persone che girano intorno al circuito. Ci sono pochissime persone privilegiate nella nostra professione. Per quanto ne so, gli allenatori non sono protetti all’interno del circuito. Si parla molto di aiuti economici per alcune tenniste, ma noi allenatori non abbiamo alcun tipo di compensazione”