“Sapevo di poterla battere”: Jessica Pegula trionfa a Charleston dopo una rimonta da antologia

L’inizio perfetto sulla terra rossa americana

La stagione su terra si apre col botto per Jessica Pegula, che conquista il titolo del Credit One Charleston Open con una prestazione solida, intelligente e mentalmente indistruttibile. La statunitense classe ’94 ha battuto in finale la connazionale Sofia Kenin con il punteggio di 6-3 7-5, centrando così il suo ottavo titolo WTA e il secondo del 2025 dopo il successo di Austin. Ma soprattutto, per la prima volta in carriera, Pegula vince sulla superficie verde della terra americana, l’Har-Tru, e torna al numero 3 del mondo, scavalcando Coco Gauff nel ranking WTA.

Una partita dai due volti

L’incontro, durato appena 86 minuti, ha avuto due atti ben distinti. Il primo set è filato via abbastanza liscio per Pegula, che ha saputo approfittare delle difficoltà iniziali di Kenin al servizio. Nonostante un momentaneo controbreak, Jessica ha strappato la battuta alla rivale per ben tre volte, prendendosi il set senza troppi patemi.

Nel secondo parziale, però, si è assistito a un’autentica inversione di rotta. Kenin, ex numero 4 del mondo e campionessa dell’Australian Open 2020, ha ritrovato fluidità nei colpi e si è portata rapidamente avanti fino al 5-1, conquistando anche tre set point. Proprio lì, però, il match ha preso una piega inaspettata.

Pegula ha raccontato nel post partita: “Mi sono resa conto di quanto fossi stanca. Lei aveva iniziato a giocare davvero bene, le condizioni erano difficili, molto vento. Bastava distrarsi un attimo e la partita ti sfuggiva di mano”. Eppure, è proprio in quel momento che ha ritrovato lucidità e determinazione, iniziando una rimonta che ha lasciato il pubblico a bocca aperta.

Sei giochi consecutivi e dominio finale

La nativa di Buffalo ha infilato sei game consecutivi, annullando con grande freddezza tutte le occasioni concesse all’avversaria. Kenin, incapace di chiudere il set, ha iniziato a mostrare segni evidenti di sfiducia. Il body language è diventato sempre più cupo e il finale è stato un vero monologo: dodici punti consecutivi per Pegula, che ha chiuso 7-5 senza lasciare più spazio alla rivale.

“Volevo solo ritrovare il ritmo e prepararmi al terzo set – ha spiegato – ma alla fine ho iniziato a giocare un buon tennis. Sapevo che potevo farcela”. Parole che raccontano non solo la consapevolezza tecnica, ma anche quella mentale di una giocatrice ormai tra le più affidabili del circuito.

Numeri da regina

Con questa vittoria, Jessica Pegula raggiunge quota 25 successi stagionali, più di chiunque altra nel tour, superando anche Aryna Sabalenka. È il suo secondo titolo WTA 500 dopo Berlino nel 2024 e il primo in assoluto a Charleston, dove era alla sua prima finale.

A rendere il tutto ancora più significativo, il fatto che non avrà punti da difendere sulla terra nelle prossime settimane: lo scorso anno, infatti, aveva rinunciato a questa parte di stagione a causa di problemi fisici. Ciò apre scenari molto interessanti per una possibile ulteriore scalata nel ranking e magari, chissà, una corsa agli Slam.

Il ritorno di Kenin: segnali positivi

Dall’altra parte del campo, Sofia Kenin esce comunque con segnali incoraggianti. La sua settimana in South Carolina le vale un balzo di 10 posizioni, che la riporta alla 34ª piazza mondiale. Dopo anni di difficoltà e infortuni che l’avevano fatta scivolare oltre la 400ª posizione, sembra finalmente sulla strada della risalita.

La sconfitta fa male, specie per come è maturata, ma resta il fatto che ha disputato una buona finale, mettendo in difficoltà una delle giocatrici più in forma del momento. Per ritrovare un derby tutto americano in finale a Charleston bisognava tornare addirittura al 1990, quando Navratilova superò Capriati: un piccolo segnale della rinascita del tennis a stelle e strisce.

Prossime tappe: obiettivo Parigi

Con la stagione sulla terra appena iniziata, Pegula si candida a protagonista anche nei grandi appuntamenti in arrivo. Forte di una condizione mentale e fisica ritrovata, del miglior posizionamento nel ranking e di una fiducia ai massimi livelli, l’obiettivo ora è chiaro: lasciare il segno anche al Roland Garros, torneo dove finora non ha mai davvero brillato.

Se continuerà su questa strada, con questo mix di costanza e grinta, la numero 3 del mondo potrebbe trasformare il 2025 in un anno da ricordare.

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