Sara Errani k.o. a Bucarest, titolo alla Schmiedlova. A Bastad primo trofeo in carriera per la Larsson

Sara Errani manca il nono titolo in carriera, battuta dalla 21enne slovacca Anna Karolina Schmiedlova, con il punteggio di 7-6(3) 6-3. A Bastad, in Svezia, primo successo in carriera per la tennista di casa Johanna Larsson, che ha prevalso per 6-3 7-6(2) contro la tedesca Mona Barthel.
Una Sara Errani troppo difensiva, incostante e, alla distanza, incapace di trattenere il nervosismo, manca l’appuntamento con il nono titolo in carriera. La tennista romagnola, che lo scorso febbraio aveva vinto il suo ultimo torneo a Rio de Janeiro battendo in finale proprio la giovane slovacca, oggi si è lasciata travolgere dal tennis potente e intelligente di Anna Karolina Schmiedlova, che compie così la sua vendetta nel migliore dei modi.

La tennista nata a Košice nel 1994, che da domani sarà n. 44 del mondo – suo nuovo best-ranking – ha mostrato oggi tutta la classe di una delle giocatrici più promettenti del circuito. Non c’è che dire, noi appassionati italiani abbiamo avuto modo di conoscerla bene: prima al Rio Open, nella suddetta finale contro ‘Sarita’, quindi lo scorso aprile, a Katowice, Polonia, quando sconfisse, sempre all’ultimo atto, Camila Giorgi, negandole quel primo titolo in carriera che sarebbe arrivato, per fortuna, un paio di mesi dopo.

Grazie a un tennis vario, un buon servizio e ottimi fondamentali, Schmiedlova oggi ha condotto il match con maturità e costanza, sovrastando per potenza e per profondità la nostra n. 1 d’Italia, che purtroppo non è riuscita a sfruttare le tante chance avute nel primo set, per poi cedere inesorabilmente nel secondo. Invece di far leva sulla maggiore esperienza e ‘aggredire’ durante i non pochi passaggi a vuoto dell’avversaria, Sara si è mantenuta quasi sempre sulla difesa, quasi sempre costretta a correre ben oltre la linea di fondo per cercare di recuperare i colpi piatti e ben angolati di Schmiedlova; una prestazione – purtroppo – incolore, quella di Sara, che ha provato di rado a variare il gioco con palle corte o tagliate, spingendo sul lungolinea o scendendo a rete, favorendo così il tennis regolare e di spinta della slovacca. Un vero peccato per la n. 19 del mondo: un nuovo titolo sull’amata terra rossa, dopo un periodo tutt’altro che di successo, le avrebbe potuto dare nuova energia in vista della stagione sul cemento americano.

Sara Errani Sara Errani

La cronaca.
Nel primo set la slovacca mette subito la quarta, strappando il break al secondo gioco e salendo 3 a 0. Sara però reagisce immediatamente e recupera il servizio perduto, avvinandosi sul 3 a 2. Da qui però la Schmiedlova riprende il dominio del gioco con paziente autorità e controllo, accettando lo scambio e senza pretendere di chiudere subito il punto: la n. 44 del ranking si porta avanti 5 a 2. Ma proprio quando il set sembra già deciso, Sara riesce a recuperare nuovamente il break e raggiungere il 5 pari, con la slovacca in apparente stato di nervosismo, che non fa che collezionare errori non forzati. Sul 5 pari e 15-40, con due palle break per l’italiana, arriva un altro colpo di scena: Schmiedlova, grazie a due ottimi vincenti, si porta ai vantaggi e quindi mantiene il servizio. Anche Sara mantiene il turno di battuta e si arriva al tie-break: Errani conquista il primo mini-break, ma Schmiedlova sale 1 a 3. Dal 3 pari, la slovacca mette in fila 4 punti consecutivi e conquista il primo lottatissimo set.

Molto meno combattuto il secondo parziale: Errani, in svantaggio per 1-3, riesce a recuperare il break dopo aver annullato due palle per il 2-4. Sul 3 pari, però, Sara cede a 30 il turno di battuta. La nostra appare visibilmente nervosa, tra gesti di rabbia e una – giustissima – lamentela contro un ragazzo del team della Schmiedlova, che aveva esultato mentre Errani stava recuperando un’insidiosa palla corta dell’avversaria. La slovacca non trema e chiude con un facile 6 a 3, conquistando il suo secondo titolo del 2015 e in carriera.

Match in due set anche a Bastad, in Svezia, dove a trionfare è la bella tennista di casa Johanna Larsson. Dopo due finali perse in patria (nel 2011 da Polona Hercog e nel 2013 da Serena Williams), Larsson è riuscita finalmente ad alzare il trofeo, battendo nell’atto conclusivo la tedesca Mona Barthel, con il punteggio di 6-3 7-6(2). Primo titolo in carriera, dunque, per la quasi ventisettenne tennista di Boden, che da domani sarà n. 46 del mondo.

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