Tennis e arte: Se i tennisti fossero pittori

Noi tutti spesso e volentieri paragoniamo il gesto atletico di alcuni tennisti ad opere d’arte, i punti più belli a vere e proprie pennellate d’artista, ci siamo dunque chiesti a quali grandi pittori potrebbero essere associati i nomi dei nostri eroi?

John McEnroe = Caravaggio.
Per l’ex numero uno statunitense Mc Enroe non abbiamo dubbi, il suo corrispettivo nel mondo dell’arte è Michelangelo Merisi in arte Caravaggio. Quintessenza del “genio e sregolatezza”, ambedue figure discusse tanto quanto meravigliosamente amate, rivoluzionari nel loro campo, perennemente lontani dagli schemi, in lotta continua con un mondo che per anni ha fatto fatica a comprenderli realmente. Nati con un carattere tutt’altro che mansueto, litigiosi, burberi e sempre pronti alla rissa, per lungo tempo sono stati i peggiori nemici di sé stessi. Paradossalmente però, è stato proprio questo loro “lato oscuro”, a permettergli di entrare definitivamente nel cuore di milioni persone, perché infondo ai Geni si perdona tutto, o no?

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Steffi Graf= Raffaello.
Bella, vincente e iper apprezzata, Steffi è stata senza ombra di dubbio una delle tenniste più forti e amate di tutti i tempi, detto ciò va da sé che il suo naturale corrispettivo nel mondo dell’arte sia il più apprezzato tra i pittori della sua epoca, il pittore dei Papi e dei re, ovvero Raffaello Sanzio. Come non paragonare a questo punto, i colpi precisi e potenti dell’ex numero uno del tennis femminile, alla perfezione della pennellata di Raffaello, o alla bellezza delle sue Madonne. Delicati e potenti allo stesso tempo, il pittore di Urbino e la tennista tedesca, a nostro avviso, sono decisamente due facce della stessa medaglia.

Serena Williams = Giotto.
Serena Williams per noi non può essere altri se non Giotto. Irruenti e praticamente perfetti sin da giovanissima età, li definirei entrambi come i personaggi della svolta, della rivoluzione, con il loro passaggio tutto è destinato a cambiare, nulla sarà più come prima. Serena, insieme alla sorella Venus, checché ne dicano i detrattori, ha cambiato per sempre la storia del tennis femminile, esattamente come ha fatto Giotto con la sua pittura. Se con Giotto la rappresentazione del mondo non sarà più piatta ma conoscerà la terza dimensione, con Serena quello del tennis femminile non sarà più uno sport “solo per bianchi” o per giovani donzelle filiformi, con Serena si comprende che  Strong is beautiful!

Roger Federer= Michelangelo.
Con Federer c’è poco da dire, se non che: genio chiama genio, e a quale genio potrei mai associare il nome dello svizzero se non a quello del più grande che la pittura italiana abbia mai conosciuto?  Naturalmente parliamo di Michelangelo Buonarroti. Scultore, pittore, architetto e poeta, qualunque cosa Michelangelo toccasse si trasformava immediatamente in un capolavoro, proprio come avviene per il più grande tennista di tutti i tempi. Elegante e incisivo nel gesto tecnico, ogni colpo di Roger si trasforma naturalmente in una pennellata meravigliosamente unica quanto poetica. Provate ora dirmi che ammirando l’ennesima Veronica di Roger non pensiate ad un capolavoro artistico a cui manca solo la parola? Mi viene in mente a questo punto il “perché non parli” urlato da un Michelangelo stremato al suo Mosè appena concluso.

..To be continued!

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