Si sono conclusi nella notte italiana i match di secondo turno nel Wta di Montreal.
Da segnalare il ritorno alla vittoria di Maria Sharapova, al rientro dopo il mese di pausa post-Wimbledon. L’avversaria, Garbine Muguruza, ha vinto il primo set per 6-4 e stava conducendo 2-1 40-0 anche nel secondo. Da lì, la furia della tigre siberiana si è abbattuta su di lei: Maria ha vinto il secondo set per 6-3 per poi dilagare nel terzo (6-1). Match non molto dissimile da quello disputato dalle due nei quarti del Roland Garros di quest’anno. Terza vittoria in tre confronti diretti per la russa. Complimenti, comunque, alla spagnola (tra qualche mese deciderà se passare o meno alla federazione venezuelana), sempre capace di battagliare con le migliori.
Nella notte avanzano anche le sorelle Williams. Serena, dopo il trionfo a Stanford, continua a mietere vittime: l’ultima in ordine di tempo, e non certo una qualunque, è Sam Stosur, distrutta in meno di un’ora con il punteggio di 6-0 6-2. Serena non ha tempo da perdere. A destare un’ottima impressione è anche la sorella maggiore, miss Venus, che infligge un pesante 6-3 6-2 alla Putintseva, capace di eliminare al primo turno Flavia Pennetta.
Tra le altre big, confermano l’ottimo momento di forma Caroline Wozniacki, Angelique Kerber e Petra Kvitova. La danese ha lasciato le briciole alla malcapitata di turno, la Koukalova (6-1 6-2). Che abbia davvero metabolizzato la separazione e stia ritornando quel muro di gomma che, piaccia o meno, tanto bene aveva fatto qualche anno fa? Discorso applicabile anche alla Kerber, che, dopo l’ottimo Wimbledon e la finale di Stanford persa con Serena Williams, illude per poi azzannare Caroline Garcia. 6-4 6-1 il punteggio, con la tedesca capace di recuperare uno svantaggio di 3-0 nel primo set per poi confermarsi solidissima e grintosa. Welcome back, Angie! Petra Kvitova, invece, batte l’australiana Dellacqua con il punteggio di 6-3 6-2. L’eccezionale Wimbledon (ma avessi sentito qualcuno dire che ha vinto non incontrando neanche una top 10, per la Bartoli commenti del genere si erano sprecati…) pare ormai metabolizzato e Petra brilla della stessa luce del 2011.
Infinito il match tra Jelena Jankovic e Sloane Stephens, che si è concluso al tie break del terzo in favore della serba. Dopo le due sconfitte al primo turno negli ultimi tornei (contro Madison Keys e Kaia Kanepi), la Jankovic prosegue quindi la sua corsa nel torneo.
Delusione per Cibulkova e Ivanovic. La Watson ha fatto di tutto per rimettere in carreggiata la slovacca (e non è la prima volta per l’inglese), ma la Cibulkova di questi tempi è tutta urla e grida; poco è rimasto di quel tennis brillante che l’aveva vista furoreggiare nel primissimo 2014. Stupisce del tutto, invece, l’eliminazione di Ana Ivanovic, seppur battuta dall’ottima Coco Vandeweghe dell’ultimo periodo. 6-7 7-6 6-4 il punteggio, tiratissimo. La serba, fresca di ritorno in top 10 (dopo cinque anni in cui ha letteralmente vivacchiato nel circuito), ha dovuto arrendersi all’americana, 22 anni e progressi di settimana in settimana più evidenti (con tanto di torneo vinto sull’erba).
Tra gli altri risultati, bene la Suarez Navarro (contro un’ottima Karolina Pliskova, 6-1 3-6 6-3), la Makarova (altra tennista in ascesa e sempre più consapevole dei suoi mezzi, 6-3 6-2 alla Vesnina), la Safarova (6-4 6-2 su Rybarikova) e l’evento in casa Lisicki: due partite vinte consecutivamente al di fuori di Wimbledon. Quest’anno ci era riuscita solo a Madrid. Ieri ha battuto l’americana Madison Keys: 4-6 6-1 6-4.