Selivanenko, così non si fa

Alexei Selivanenko, direttore del WTA di Mosca, ha negato la wild-card a Caroline Garcia, numero nove del mondo e in piena lotta verso le WTA Finals di Singapore. Se Johanna Konta arriverà in finale, le soffierà l'ultimo posto per soli dieci punti.

A Mosca sono recidivi ed è sempre protagonista Johanna Konta: se l’anno scorso il direttore del torneo russo le aveva negato la wild-card per favorire Svetlana Kuznetsova verso le WTA Finals, quest’anno ha fatto il contrario escludendo Caroline Garcia e aiutando così la tennista inglese che in caso di finale supererebbe la francese per pochissimi punti.

LE PAROLE DI SELIVANENKO – Il direttore del torneo di Mosca in conferenza stampa ha sottolineato il concetto che è un loro diritto il fatto di privilegiare le tenniste russe e inoltre la tennista francese non ha concluso la scorsa stagione tra le prime 20 e quindi non può pretendere la loro wild-card.

Maria Sharapova of Russia reacts during her women's singles final match against Victoria Azarenka of Belarus at the Australian Open tennis tournament in Melbourne January 28, 2012.  REUTERS/Vivek Prakash (AUSTRALIA  - Tags: SPORT TENNIS)
Maria Sharapova of Russia reacts during her women’s singles final match against Victoria Azarenka of Belarus at the Australian Open tennis tournament in Melbourne January 28, 2012. REUTERS/Vivek Prakash (AUSTRALIA – Tags: SPORT TENNIS)

LE TEORIE DEL NO – Secondo alcune fonti Selivanenko sta ancora aspettando una risposta da Maria Sharapova alla quale sarebbe destinato l’ultimo posto per entrare in tabellone. Ma i più complottisti parlando anche di una ripicca del torneo russo per la mancata wild-card concessa alla Sharapova da parte del Roland Garros, “connazionale” di Caroline Garcia.

Caroline Garcia dopo aver vinto Pechino.
Caroline Garcia dopo aver vinto Pechino.

LA STAGIONE DI CAROLINE GARCIA – La stagione della francese è partita dalla casella numero 23 del rankig WTA, ma in Australia nonostante la wild-card esce al terzo turno per mano di Barbora Strycova. I primi mesi non sono facili e l’unico acuto è a Indian Wells dove perde agli ottavi da Svetlana Kuznetsova. Raggiunge poi la semifinale sul cemento di Monterrey, prima di gettarsi sulla terra rossa dove culmina la sua avventura al Roland Garros con degli ottimi quarti di finale. Sull’erba gioca molto bene a Maiorca e a Wimbledon dove esce agli ottavi contro Johanna Konta (sì, proprio lei che sta provando a tenere alle spalle). La seconda metà di stagione è decisamente migliore e, US Open a parte, vince consecutivamente Wuhan e Pechino portandosi in nona posizione mondiale e ottava nella race per Singapore.

Johanna Konta in grande spolvero sull'erba
Johanna Konta in grande spolvero sull’erba

LA STAGIONE DI JOHANNA KONTA – Il 2017 dell’inglese è partito col botto conquistando subito il WTA di Sydney battendo tenniste del calibro di Bouchard e Radwanska. A Melbourne però esce di scena ai quarti di finale, eliminata da Serena Williams, ma è a Miami che alza al cielo il suo trofeo più prestigioso. Dopo una poco brillante parentesi sulla terra, Johanna si mette in mostra sull’erba dove colleziona ottimi risultati e arriva in semifinale a Wimbledon. Raggiunge così la posizione numero quattro, ma alcuni scarsi risultati la fanno precipitare fino al decimo posto, appena al di fuori per qualificarsi alle WTA Finals.

SAREBBE STATO BELLO – Le ragioni di Selivanenko sono legittime, ma negare la possibilità a una tennista in nona posizione mondiale di poter difendere gli ultimi punti necessari per il coronamento di una grande stagione ci pare eccessivo. Sarebbe stato bello vedere le due tenniste giocarsi le ultime partite decisive e poi chissà magari stringersi la mano e augurare a chi l’avrebbe spuntata un buon viaggio verso Singapore. E invece no, Mosca vedrà in campo solo Johanna Konta, mentre Caroline Garcia dal divano dovrà “gufare” la sua avversaria. Per lo meno il direttore ha rimesso le cose in parità dopo l’anno scorso quando ha negato questa possibilità proprio alla tennista inglese: Mosca dà, Mosca toglie.

0 comments
    1. Sicuramente non è elegante impedire a una contendente al master giocarsi sul campo le proprie chance, però le cose sono sempre più complicate di quanto dette in una conferenza stampa.
      Sinceramente pure io comprendo e appoggio questa decisione…

  1. Sig Aniello Senna l’anno scorso Kuznetsov vinse il torneo di Mosca dopo aver avuto proprio una wild card proprio perche’ si era dimenticata(!) di iscriversi al torneo. Le sembra coerente? E comunque per come sta giocando, Konta non arriva in finale.

    1. La Kuznetsova al contrario della Garcia aveva chiuso la stagione precedente tra le prime 20, inoltre essendo russa poteva usufruire di una delle due wild card riservate alle giocatrici russe

    1. Lucilla Pellegrino non è intoccabile ma era prevedibile una ripicca da parte dei russi dopo la wild card che le hanno negato al Roland Garros (decisione giusta o non giusta che sia). Come al solito comunque non mancate mai ad attaccarla, evidentemente così vi sentite realizzati

    2. Francesco Altieri primo ci vuole ben altro per sentirmi realizzata , secondo pensi che il torneo di Mosca possa equivalere con Roland Garros? E scusa ma perché sharapova chiede le Wild card e non fa le qualificazioni ? Poverina si abbassa?

    3. Emanuela Filippi non era riferito a te, comunque qui non c’ entra il valore del torneo di Mosca con quello del Roland Garros, Garcia non ha chiesto la wild card perché le andava di andare a Mosca e vincere, ci voleva andare per assicurarsi un posto alle Finals (giustamente). Perciò i russi negandogliela le mettono in bilico la partecipazione al masters, quindi non c’ entra nulla il valore dei tornei. Ogni torneo ci guadagna con La Sharapova,lei porta pubblico e perciò gliela danno, è una decisione che spetta solo agli organizzatori dei tornei, non si mette in discussione, è ovvio che loro agiscono nel proprio interesse

    4. Loro hanno in tutto quattro Wild Card, due le riservano alle giocatrici russe e due a due tenniste che hanno chiuso la stagione precedente in top 20, Garcia non è ne russa e non ha chiuso la stagione precedente in top 20, quindi loro si sono appeallati a questo

    5. Non è per non incontrare la Sharapova. Che paura dovrebbe avere della Sharapova una che in tre giorni ha battuto Kvitova, Svitolina e Halep? È la stanchezza di due tornei duri e quella fasciatura che ogni giorno diventava più grande. Avesse potuto prevedere che a Tianjin da due giorni non si gioca, forse.. Alla Garcia danno molto più fastidio le regolariste. Ma pensa come è messa se ne ha battuto una in finale. Con la Sharapova non si scambia tanto. O va dentro o è errore non forzato

    6. Comunque indipendentemente la Garcia ha fatto bene a saltare Tianjin, sia per recuperare la forma fisica e anche per i punti, anche con la vittoria del torneo non sarebbe stata al sicuro, perciò ha deciso di puntare su Mosca, anche se la mossa si è rivelata sbagliata

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