A Mosca sono recidivi ed è sempre protagonista Johanna Konta: se l’anno scorso il direttore del torneo russo le aveva negato la wild-card per favorire Svetlana Kuznetsova verso le WTA Finals, quest’anno ha fatto il contrario escludendo Caroline Garcia e aiutando così la tennista inglese che in caso di finale supererebbe la francese per pochissimi punti.
LE PAROLE DI SELIVANENKO – Il direttore del torneo di Mosca in conferenza stampa ha sottolineato il concetto che è un loro diritto il fatto di privilegiare le tenniste russe e inoltre la tennista francese non ha concluso la scorsa stagione tra le prime 20 e quindi non può pretendere la loro wild-card.
LE TEORIE DEL NO – Secondo alcune fonti Selivanenko sta ancora aspettando una risposta da Maria Sharapova alla quale sarebbe destinato l’ultimo posto per entrare in tabellone. Ma i più complottisti parlando anche di una ripicca del torneo russo per la mancata wild-card concessa alla Sharapova da parte del Roland Garros, “connazionale” di Caroline Garcia.
LA STAGIONE DI CAROLINE GARCIA – La stagione della francese è partita dalla casella numero 23 del rankig WTA, ma in Australia nonostante la wild-card esce al terzo turno per mano di Barbora Strycova. I primi mesi non sono facili e l’unico acuto è a Indian Wells dove perde agli ottavi da Svetlana Kuznetsova. Raggiunge poi la semifinale sul cemento di Monterrey, prima di gettarsi sulla terra rossa dove culmina la sua avventura al Roland Garros con degli ottimi quarti di finale. Sull’erba gioca molto bene a Maiorca e a Wimbledon dove esce agli ottavi contro Johanna Konta (sì, proprio lei che sta provando a tenere alle spalle). La seconda metà di stagione è decisamente migliore e, US Open a parte, vince consecutivamente Wuhan e Pechino portandosi in nona posizione mondiale e ottava nella race per Singapore.
LA STAGIONE DI JOHANNA KONTA – Il 2017 dell’inglese è partito col botto conquistando subito il WTA di Sydney battendo tenniste del calibro di Bouchard e Radwanska. A Melbourne però esce di scena ai quarti di finale, eliminata da Serena Williams, ma è a Miami che alza al cielo il suo trofeo più prestigioso. Dopo una poco brillante parentesi sulla terra, Johanna si mette in mostra sull’erba dove colleziona ottimi risultati e arriva in semifinale a Wimbledon. Raggiunge così la posizione numero quattro, ma alcuni scarsi risultati la fanno precipitare fino al decimo posto, appena al di fuori per qualificarsi alle WTA Finals.
SAREBBE STATO BELLO – Le ragioni di Selivanenko sono legittime, ma negare la possibilità a una tennista in nona posizione mondiale di poter difendere gli ultimi punti necessari per il coronamento di una grande stagione ci pare eccessivo. Sarebbe stato bello vedere le due tenniste giocarsi le ultime partite decisive e poi chissà magari stringersi la mano e augurare a chi l’avrebbe spuntata un buon viaggio verso Singapore. E invece no, Mosca vedrà in campo solo Johanna Konta, mentre Caroline Garcia dal divano dovrà “gufare” la sua avversaria. Per lo meno il direttore ha rimesso le cose in parità dopo l’anno scorso quando ha negato questa possibilità proprio alla tennista inglese: Mosca dà, Mosca toglie.