Serena Williams vicendo per la sesta volta in carriera l’Open d’Australia, ha conquistato il suo diciannovesimo titolo Slam. Sul web si sono scatenati i complimenti delle colleghe, ancora prodighe di applausi, di fronte ad una campionessa che non smette mai di stupire.
di Lorenza Paolucci
Serena Williams battendo Maria Sharapova a Melbourne, ha messo in bacheca il suo sesto Australian Open, salendo a quota diciannove Slam, a pochi passi da Steffi Graff che di titoli Major ne ha vinti ventidue. Le scomesse sul fatto che “Serenona” possa raggiungere e superare l’ex tennista tedesca, sono sempre più aperte, e perchè no anche compiere l’impresa del Grande Slam, l’unica ancora mancante nel suo palmares.
All’indomani della vittoria australiana, sul web si sono scatenati i complimenti delle colleghe, che si inchinano di fronte a tanta grandezza. Le stesse che scendono in campo con la voglia matta di batterla, perchè un match vinto contro di lei è roba da raccontare ai nipotini, sperando magari in una sua giornata no, in un appagamento fisiologico frutto di una carriera che l’ha vista primeggiare in ogni dove. Le stesse che principalmente sperano proprio di non trovarsela di fronte nel tabellone, perchè se Serena vuole vince sempre lei.
Vika Azarenka, che le contende primato in classifica e titoli Slam, si congratula sul suo profilo Twitter con un “Well done miss Serena Williams“.
Non può mancare l’amica del cuore Caroline Wozniacki, che cita l’ahshtag “#19”, per sottolineare il numero dei titoli Slam dell’americana.
Lo stesso fanno Martina Navratilova e Francesca Schiavone, che lo scalpo di Serena se lo portò a casa in un epico match al Foro Italico ( e che in realtà erroneamente scrive “18”)
Petra Kvitova invece la considera una fonte di ispirazione di cui riternersi fortunata, e twitta “legend”.
Per Flavia Pennetta è semplicemente la n.1 per eccellenza, poche parole e una foto di Serena trionfante durante il match di Melbourne, che Flavia segue direttamente dal Pc di casa.
Da segnalare che la Williams ha donato 200 $ in beneficenza per ogni ace messo a segno nel torneo australiano, ben ottantotto, per un totale quindi di 17.600 $. Il ricavato andrà alla Mnd Faundation, associazione impegnata nella lotta alla distrofia muscolare.
