È la decima finale a Wimbledon, la 30esima Slam: 7 i trionfi all’All England Club, perdendo da Maria Sharapova nel 2004 e da Venus Williams nel 2008, 23 quelli nei Major, come nessun’altra nell’Era Open, a -1 da Margaret Smith Court. Domani è l’appuntamento con la storia, per raggiungere l’australiana, vincitrice di 64 trofei Slam tra singolare e doppio, femminile e misto: l’avversaria? Angelique Kerber, contro cui ha vinto nel 2016, l’anno d’oro della tedesca, quando raggiunse la vetta WTA, la medaglia d’argento a Rio de Janeiro e i tornei Major agli Australian Open e US Open.
The Queen non perde un match a Londra dal 2014, saltando l’anno passato per la maternità e concedendo a Garbine Muguruza l’interregno: nelle semifinale Slam, Serena ha un positivo di 30-5, cioè, quando giunge a quel punto del torneo, va sempre in finale. Contro Julia Goerges, la #181 al mondo ha vinto 6-2 6-4: 6-2 negli h2h per l’ex #1 al mondo. La Regina riconquisterà il suo giardino?
STORIA INCREDIBILE- Appena 10 mesi fa, Serena partoriva Olympia e, come spiegato dopo il match vinto nel penultimo atto inglese, la testa di serie #25 ha sofferto di un’embolia polmonare che per diverse settimane l’ha costretta a rimanere a letto. Poi, a marzo, la partecipazione ad Indian Wells: una vittoria già essere lì, negli States. Ma la favola, la volontà di partecipare soltanto, ha subito una meravigliosa evoluzione: la classe ’81 ha ricominciato a giocare per vincere, come il suo coetaneo Roger Federer nell’anno del Risorgimento 2017 dopo inizio stagione e il trionfo DownUnder. Serena si sentiva già diversa a inizio torneo rispetto ai precedenti, soli, 3 tornei di preparazione: un’attesa interminabile, che ha portato l’americana a giocarsela una volta cadute tutte le teste di serie: dopo l’esordio vincente contro Arantxa Rus, ha perso soltanto un set, peraltro contro la nostra Camila Giorgia. Nonostante una forma fisica non ancora al top, i colpi potenti, l’ambizione e la fame di vittoria ci sono ancora: Serena vuole essere la più grande di sempre, ammessa che non la sia già.
24º SLAM CON VISTA SUL TRONO- La 36enne è giunta in finale battendo l’olandese, poi la bulgara Viktorija Tomova, Kiki Mladenovic e Evgenija Rodina, prima dell’unica che le ha messo pressione cioè la nostra Camila. Ora Kerber, nel remake del 2016, che come lei, ha perso solo un parziale, al secondo turno con Liu: domate le ambizioni di Jelena Ostapenko, domani proverà ad opporsi alle ambizioni di Serena, che vuole tornare la Regina del circuito…Sicuramente lunedì sarà tra i primi 20 al mondo: Kerber, da #11 al mondo, rientra nelle prime 10. Chi vincerà? La voglia di rivincita della tedesca o la fame della statunitense?