Sharapova a Rio (via Sochi)

Dopo tutte le polemiche che hanno caratterizzato il rapporto tra le top players russe e la federazione, specie quelle relative alla finale contro l’Italia a Cagliari, c’è da pensare che la maretta sia passata.

Tre indizi fanno una prova. Così recita un vecchio adagio criminologico. E allora, se è vero, come è vero, che Maria Sharapova ho postato dritto e diretto sul suo profilo twitter che a Sochi ci andrà per giocare a tennis (diversamente dal passato, più turistico), che ha già dato una mano alle sue compagne nello scorso febbraio contro la Polonia e che il capitano di Fed Cup russo Tarpischev ha dichiarato che “con Maria è aperto un canale di comunicazione”, vorrà dire che la campionessa vuol vincere la coppa per questo 2015.

Certo, con la siberiana non c’è mai da essere sicuri considerato che dal 2008 ha partecipato appena 4 volte alla competizione a squadre più prestigiosa del mondo. Dopo tutte le polemiche che hanno caratterizzato il rapporto tra le top players russe e la federazione, specie quelle relative alla finale contro l’Italia a Cagliari, c’è da pensare che la maretta sia passata, e, con l’obiettivo malcelato di guadagnare il pass per le Olimpiadi di Rio, Maria abbia voglia di portare al Cremlino la coppa nel 2015.

Di sicuro questa sua presenza nobiliterebbe l’evento, che negli ultimi anni ha visto diversi forfait, segno che forse c’è bisogno di una riflessione sulla sua strutturazione e organizzazione anche di calendario, in quanto l’aggancio con il torneo olimpico non può rappresentare la “conditio” unica per selezionare le atlete e, magari, invogliarle anche a partecipare.

di Alberto Maiale

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