Maria Sharapova parla al portale Today.com della sanzione inflitta dall’ITF, riconoscendo ancora una volta i propri errori ma non lesinando qualche frecciatina all’ITF, rea a suo modo di vedere di aver esagerato con la sanzione.
MEA CULPA – “Sono orgogliosa perché lo dissi al mondo immediatamente dopo che successe il tutto, lo stesso che sto dicendo ora”, spiega Sharapova, che ammette di aver commesso un “errore onesto”. “Non credo di essermi meritata una squalifica di due anni per questo motivo”, prosegue.
LA FRECCIATINA – “Ho ammesso il mio errore anche se credo ci siano anche responsabilità dell’ITF e altre organizzazioni, che dovevano avvertirmi delle sostanze proibite, specialmente quando qualcuno stava assumendo una sostanza che fosse completamente legale per 10 anni e da un giorno all’altro è diventata illegale. Non ci sono state notizie, email, né comunicazioni dirette come altre associazioni o federazioni hanno avuto. L’ITF non sta facendo le cose correttamente”
Alla domanda sul perché crede che l’ITF l’avesse punita anche se il CAS ha ritenuto che non vi era alcuna intenzione da parte della giocatrice, risponde: “Secondo le regole della ITF, il minimo di pena è di un anno. Poi mi hanno imposto una sanzione di 15 mesi perché non ho delegato il lavoro correttamente al mio agente. Non ho controllato con lui, alla fine del 2015, l’elenco delle sostanze illegali. Da qui sono usciti fuori i 3 mesi in più. “
PIU’ FORTE DI PRIMA – Maria crede che il mondo del tennis la rispetti. “Sono una guerriera, una combattente, e credo che i miei colleghi e i tifosi pensano questo e ho avuto un impatto su molti milioni di persone. In fondo alla strada e negli aeroporti, molti si avvicinano a me e mi dicono di tornare presto“, ha detto la russa, che non teme di ricevere fischi al suo ritorno . “In passato sono stata fischiata e sicuramente lo sarò in futuro per altri motivi. Questo fa parte dello sport e mi piace che sia così” ammette.
Infine, quando le hanno chiesto che cosa farà ora, dovendo abbandonare il farmaco che prese per più di 10 anni, il Meldonium, Sharapova assicura che con il suo team cercherà “un farmaco sostitutivo, che è legale e può essere preso” .