Simona Halep e i dubbi sulla ripresa della stagione

Il tennis mondiale è fermo dall’ultima settimana di febbraio a causa dello stato di pandemia globale dettato dal Covid-19. L’ultimo evento colpito dal virus è stato Wimbledon, che non verrà giocato per la prima volta dal 1945; poco dopo questo annuncio, ATP e WTA hanno pubblicato un aggiornamento congiunto in cui imponevano lo stop di ogni torneo fino al 13 luglio.

In questa cornice, la campionessa in carica dello slam londinese, Simona Halep, ha dichiarato di non credere nel possibile ritorno in campo durante la prima parte dell’estate. “Penso che si andrà oltre il 13 luglio”, ha detto ad Eurosport. “Speriamo di rientrare per lo US Open ma, vista la situazione attuale di New York, non possiamo esserne certi. Non ho idea di come sarà dopo così tanti mesi fuori dal tour. Nessuno si è mai trovato in circostanze simili e, di certo, avrò problemi a tornare a quei ritmi”, continua la rumena.

Simona Halep con il trofeo di Wimbledon

Al momento, comunque, la USTA (United States Tennis Association) continua ad assicurare che l’ultimo slam stagionale verrà disputato tra il 24 agosto e il 13 settembre. Tutto questo nonostante il Billie Jean Tennis Centre, dove si gioca l’evento, è stato temporaneamente trasformato in un ospedale per pazienti Covid con 350 posti letto.

Ad ora, la USTA intende mantenere lo US Open pianificato come da calendario“, ha dichiarato l’associazione stessa in un comunicato del primo aprile. “Allo stesso tempo, stiamo monitorando la situazione in rapido cambiamento per quanto riguarda il Covid-19, e siamo pronti ad ogni eventualità. Ci affidiamo al nostro staff medico, come anche agli ufficiali nazionali e di sicurezza, per avere la certezza di una visione d’insieme di questa situazione critica”, continua la USTA. Il comunicato si conclude con una rassicurazione su come la salute di tutte le parti coinvolte nella manifestazione sia al primo posto nella lista delle priorità.

Tornando alla situazione della Halep, al momento dell’ufficializzazione della sospensione, la rumena era alle prese con un infortunio che la avrebbe tenuta comunque lontana dai campi: la due volte campionessa slam, infatti, ha solo recentemente risolto un problema al piede.
Al momento in quarantena in Romania, la 28enne sta comunque lavorando sul suo fisico e sul suo rientro: “E’ tutto chiuso, ma si può correre all’aperto. In casa, invece, lavoro sul mio fisico e faccio altri esercizi. Ogni giorno mi alleno e mi sento decisamente in forma”. Giusto lo scorso mese, Simona aveva donato materiale medico agli ospedali di Bucharest, per aiutarli nella lotta la virus. In Romania, infatti, ci sono stati più di 3000 casi di Coronavirus, con almeno 116 morti.

 

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