“ Vincere qui è davvero speciale”
Quattordici mesi di astinenza dalla vittoria sono un tempo lunghissimo per una campionessa come Simona Halep. La rumena è tornata, dopo tante vicissitudini dovute ad infortuni e momenti di black out mentale. Ora, nella capitale spagnola, Simona riassapora il gusto del trionfo , cosciente di aver finalmente messo in campo il meglio di sé. “Sì, sono molto felice di aver vinto il torneo, come ho detto molte volte è molto speciale per me. La cosa più importante è che qui ho giocato un buon tennis, anzi il mio miglior livello. È stato fantastico in campo, voglio tenere questa sensazione per molto tempo”
“Una vittoria che non mi aspettavo, dopo un inizio così lento”
L’inizio del 2016 non aveva dato fiato alle speranze di recupero della ex-numero due del mondo; almeno non in tempi brevi. Simona non aveva impressionato, né in Australia né nel tour americano sul cemento . Invece : “A dire il vero quando sono arrivata qui non mi aspettavo di vincere il titolo, ma dopo essermi allenata con Darren molte ore al giorno ho sentito che avevo le mie chance. Giorno dopo giorno giocavo un tennis migliore, questo mi ha aiutato molto ad essere più fiduciosa e a migliorarmi mentalmente. Nessun infortunio o cose del genere, tutto è andato bene. Per questo ho potuto vincere quasi tutti i match in due set”.
“ Il supporto ricevuto è importantissimo per me”.
Simona aveva smesso più di un anno fa di tenere il suo usuale livello di gioco. Improvvisa era arrivata una crisi dovuta a numerosi infortuni, cui aveva fatto seguito un lungo momento di buio. Gioco abulico, lentezza e insicurezza ; queste le caratteristiche della Halep del 2015. La pressione sembrava consumarla ed i cambi coach sembravano non sortire gli effetti sperati. Eppure, anche nei momenti peggiori, mai è mancato il supporto del “suo” pubblico. “Qui, a Madrid, mi sento come a casa; è una sensazione speciale il fatto che molte persone vengano dalla Romania per supportarmi, vedo molte bandiere tra il pubblico”. Di certo non deve essere estranea a questa sensazione la presenza di Ion Tiriac, quale organizzatore del torneo. La Romania indubbiamente sa come far crescere e aiutare le sue campionesse.
“ A Roma sarà dura”.
Poco il tempo per festeggiare; Roma è dietro l’angolo e con essa la necessità di difendere i punti della semifinale dello scorso ano. Uno dei rari sprazzi di luce della scorsa stagione. Ma Simona ai punti non pensa più di tanto. ”Onestamente sarà dura andare lì, ma ora voglio solo godermi questo momento, non penso ai punti. Come questa settimana, non ho pensato ai punti, a niente, volevo solo giocare. Ho ancora tempo perché giocherò mercoledì, ho appena visto che avrò un bye. Certo, sto pensando al torneo e spero di giocare come ho fatto qui. Non sarà facile”.
” Da preda son ritornata ad essere cacciatrice”.
Dopo il 2014 Simona ebbe a dire che era ormai divenuta una preda nel circuito e non più una cacciatrice. Ed oggi? Cosa sente di essere la Halep? “ Sono ancora a caccia, perché sono numero 7. E’ normale che le giocatrici che sono classificate tra il numero 20 o 30 vogliano battere una top 10, è così. Anch’io sono stata in quella posizione e so cosa significa. Ma ora ci sono abituata, non mi importa contro chi gioco, non penso più al ranking. Ho più esperienza e spero che questa volta resterò più rilassata, perché è molto importante in questo sport essere rilassata”.
Che si senta preda o cacciatrice, la miglior notizia per il tour è che Simona Halep sia tornata a sentirsi bene; che sia semplicemente tornata ad essere se stessa.