Simona Halep può tornare in campo con effetto immediato! Questa è la sentenza del TAS, Tribunale Arbitrale dello Sport, di Losanna, che ha accolto il ricorso della giocatrice rumena, riducendo la squalifica dai quattro anni inizialmente previsti a “soli” nove mesi. Questo lasso di tempo però parte dal giorno in cui è iniziata la sospensione: il 7 ottobre 2022. La squalifica è quindi già stata abbondantemente scontata.
Per l’ex numero 1 del mondo è la fine di un incubo iniziato un anno e mezzo fa. La storia ha avuto origine dal ritrovamento di una sostanza proibita, il Roxadustat, in un campione d’urina prelevato durante gli US Open 2022. Halep è riuscita ad ottenere una riduzione della squalifica dimostrando, secondo il TAS, che l’assunzione di tale sostanza era dovuta ad una contaminazione, avendo usato con poca attenzione l’integratore Keto MCT, e non ad un’intenzione.
Non è ancora noto quando tornerà ufficialmente in campo l’ex numero 1 del mondo, ma c’è grande curiosità su quale possa essere il suo livello. L’ultimo incontro ufficiale giocato da Halep risale al primo turno degli US Open 2022, il torneo incriminato, quando la rumena perse in tre set contro l’ucraina Daria Snigur (6-2, 0-6, 6-4). Al momento della sospensione la trentaduenne di Constanta occupava la posizione numero 9 del ranking WTA.
È lecito immaginare che Halep possa tornare sin dalle prossime settimane sulla terra battuta, superficie a lei cara. La rumena potrebbe accettare di tornare giocando tornei “minori”, disputando qualche ITF di alto livello per riprendere il ritmo partita, anche approfittando della tournee nordamericana in corso in queste settimane. Il percorso dell’ex numero 1 del mondo potrebbe essere similare a quello affrontato lo scorso anno da Elina Svitolina, che giocò due 60.000 in Svizzera.